Ballottaggio per le presidenziali ieri ad Haiti, un voto col quale il Paese caraibico
cerca di tornare alla normalità dopo il devastante terremoto dell’anno scorso e la
conseguente epidemia di colera. Candidati per la più alta carica dello Stato, l'ex
first lady Mirlande Manigat e il popolare cantante Michel Martelly. L'esito preliminare
del voto sarà annunciato il 31 marzo, quello definitivo il 16 aprile. Il servizio
di Francesca Ambrogetti:
Ultimo atto
elettorale ieri ad Haiti, ma per i risultati ci vorranno ancora vari giorni: il 31
marzo, quelli provvisori, il 16 aprile, i definitivi. Ancora un periodo di attesa,
quindi, per sapere se a guidare il Paese più povero dell’America Latina sarà l’ex
prima dama, Mirlande Manigat, o Michel Martelly, un popolare cantante di rap: i due
candidati più votati al controverso primo turno. Il ballottaggio si è svolto in un
clima di relativa calma, ma con alcuni incidenti: il bilancio è di due morti in diversi
episodi. Numerosi gli osservatori internazionali e rigorosi i controlli del Consiglio
elettorale. Gli ultimi sondaggi attribuiscono al populista Martelly un leggero vantaggio
sulla più moderata conservatrice rivale che si era imposta al primo turno. Pesantissima
la sfida per il vincitore: dovrà affrontare la ricostruzione delle regioni devastate
dal terremoto dell’anno scorso, controllare l’epidemia di colera e lottare contro
l’estrema povertà nella quale è sommersa la maggior parte della popolazione, tutto
questo in un clima di caos, confusione politica dal quale Haiti non riesce ad emergere.
La comunità internazionale è preoccupata: lo hanno ricordato a New York il segretario
generale dell’Onu, Ban Ki-moon, e dal Brasile, prima tappa del sua visita in America
Latina, Barack Obama.