2011-03-20 12:26:02

Libia: prosegue l'operazione "Odissea all'alba" contro l'esercito di Gheddafi


In Libia è guerra aperta contro l’esercito di Gheddafi. Ieri pomeriggio è scattata l’operazione militare internazionale per la creazione di una “no fly zone”, allo scopo di tutelare la popolazione civile duramente colpita dal conflitto tra i soldati di Tripoli e gli insorti. Bombardati numerose postazioni antiaeree e distrutti carri armati e automezzi libici. Stamani ripresi i raid aerei. Sulla situazione libica è intervenuto anche il card. Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana. “Speriamo che si svolga tutto rapidamente, in modo giusto ed equo – ha detto il porporato nel corso di una visita ad una parrocchia di Genova – col rispetto e la salvezza di tanta povera gente che in questo momento è sotto gravi difficoltà e sventure. Preghiamo per la salvezza del popolo libico”. Di fatto, le prime immagini dei raid aerei francesi, diffuse dalle emittenti televisive di tutto il mondo, hanno ricordato molto da vicino quelle, ancora vive nella memoria di tutti, delle operazioni militari in Iraq. Ma come ha vissuto la popolazione di Tripoli questo primo giorno di bombardamenti? Giancarlo La Vella lo ha chiesto a Cristiano Tinazzi, uno dei pochi giornalisti stranieri rimasti nella capitale libica: RealAudioMP3

Difesa dei civili con tutti i mezzi. E’ quello che chiedono con forza le Nazioni Unite. Ma quanta certezza c’è che questo intervento armato sia veramente di carattere umanitario e che quindi possa essere considerato legittimo? Francesca Sabatinelli lo ha chiesto ad Antonio Papisca, docente di Relazioni internazionali dell'Università di Padova: RealAudioMP3








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