Protesta araba. La polizia yemenita spara sulla folla: oltre 40 morti
É di almeno 46 morti e centinaia di feriti il bilancio della sparatoria avvenuta oggi
nella centralissima piazza del Cambiamento a Sanaa, capitale dello Yemen. La polizia
yemenita ha aperto il fuoco contro i manifestanti scesi in piazza per chiedere le
dimissioni del presidente Ali Abdullah Saleh, al potere da 32 anni. Il sit-in va avanti
da settimane: sono circa 300 i manifestanti e gli agenti di polizia rimasti feriti
durante le proteste.
Bahrein Continua la protesta antigovernativa in Bahrein
dove, oggi, migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a Diraz, nel nord-est, nonostante
i divieti imposti dal regime e anche a Manama il funerale di un attivista morto nei
giorni scorsi è stato occasione di scontri. A dare man forte all’esecutivo, intanto,
sono arrivate anche truppe provenienti dal Qatar, mentre Iran e Siria, riunite in
un vertice a Teheran, esortano le autorità del Bahrein a intraprendere la via del
dialogo.
Arabia Saudita Centinaia di sciiti sauditi sono tornati in piazza,
ieri sera, in solidarietà con le manifestazioni nel Bahrein che da un mese stanno
protestando contro il governo sunnita dei Khalifa, alleato della casata sunnita dei
Saud. La folla è stata poi dispersa dalle forze dell’ordine tramite l’utilizzo di
lacrimogeni. Intanto oggi il re Abdullah, in una rara apparizione televisiva, si è
rivolto alla nazione avvertendo che le forze di sicurezza colpiranno ogni sedizione
e promettendo un pacchetto di aiuti per i cittadini.
Siria È stata dispersa
dalla polizia, oggi, una manifestazione a Damasco indetta contro il regime baatista
al potere da quasi 50 anni. I manifestanti si erano riuniti nei pressi della Grande
moschea degli Omayydadi.
Tunisia La rivoluzione tunisina è stata “un evento
storico” e “un esempio da seguire”. Così ieri il segretario di Stato americano, Hillary
Clinton, durante l’incontro a Tunisi con il presidente della Repubblica ad interim,
Foued Mebazaa. Nel Paese, intanto, è stata abolita la festa nazionale del 7 novembre,
istituita per celebrare la salita al potere dell’ex presidente, Ben Alì.
Algeria Proteste
ieri in Algeria, dove la gente è scesa in piazza nella città petrolifera di Hassi
Messaoud per manifestare contro un ufficio di collocamento accusato di corruzione.
La violenta repressione dei gendarmi ha causato una quindicina di feriti.