2011-03-15 15:02:54

Pakistan: le persone disabili rischiano di cadere vittime della tratta


Vivere con una disabilità in una città come Karachi è già abbastanza difficile, ora si è aggiunto anche il problema del traffico di queste persone, destinate a mendicare nei Paesi limitrofi. In una nota recentemente diffusa dalla polizia pakistana del distretto Khairpur di Sindh, si legge che centinaia di persone disabili sono oggetto di tratta, molti provengono dalla provincia meridionale di Sindh, e sono destinati all’Iran. Negli ultimi mesi circa 300 persone con disabilità sono state portate nel Paese asiatico per chiedere l'elemosina, ma si teme che potrebbero essere molte di più. "La banda dei trafficanti si sta allargando in tutta la provincia" ha dichiarato Salam Dharejo, responsabile della Ong per la tutela dei diritti dei bambini lavoratori. La tratta è un problema crescente in entrambi i distretti di Khairpur e Shikarpur. In Iran, i pakistani disabili, bambini e adulti, mendicano fuori dei santuari o delle moschee. Altri vengono semplicemente rapiti con la conseguente richiesta di riscatto. Secondo il Rapporto 2010 sul traffico degli esseri umani, curato dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, il Pakistan è definito un Paese "Tier 2", ossia uno di quelli "i cui governi non sono pienamente conformi alle norme minime del Trafficking Victims Protection Act's, ma che stanno compiendo sforzi significativi per mettersi in conformità con tali norme". Nel Rapporto ripreso dall'agenzia Fides, si legge ancora che il Pakistan è "un Paese che fa da fonte, transito e destinazione di uomini, donne e bambini sottoposti al traffico di persone, in particolare al lavoro forzato e alla prostituzione". Sin da bambini, ai disabili viene detto che non sono buoni a nulla e che dipenderanno per sempre dagli altri. Sono pesantemente svantaggiati nel settore educativo e spesso quelli provenienti da famiglie povere sono destinati a mendicare. Secondo le stime del governo pakistano, nel 2009 i disabili nel Paese erano 6.789, ma da uno studio dell'agenzia giapponese per lo sviluppo, Jica, risultano essere il 2.49% su 165 milioni di abitanti. Il 2% dei lavori governativi sono destinati ai disabili, ma devono risultare registrati. Spesso sono autorizzati all'assistenza medica gratuita e alla riabilitazione in tutti gli ospedali federali del governo. Tuttavia, molti non sono registrati e non hanno un reddito fisso, e spesso sono costretti a chiedere l'elemosina per le strade. Queste persone hanno poche opportunità a disposizione per guadagnarsi da vivere in qualsiasi altro modo. (R.P.)







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