India: pastori cristiani arrestati in Karnataka e nuovi atti vandalici in un cimitero
cattolico
Nuovi episodi di violenza sui cristiani emergono nello Stato di Karnataka, nell’India
sud occidentale: un cimitero cattolico a Mysore è stato oggetto di atti vandalici,
mentre due pastori evangelici sono stati arrestati dalla Polizia nel distretto di
Tumkur, con l’accusa di compiere “conversioni forzate”. Il 10 marzo scorso - riferisce
l’agenzia Fides - nel cimitero presso la parrocchia di Gesù Bambino a Pushpagiri,
sobborgo di Mysore, sono state distrutte una statua di Cristo ed alcune tombe. Gli
autori potrebbero essere alcuni sconsiderati o ubriachi ma resta nella comunità la
preoccupazione di essere vittime di un clima d’intolleranza. Nel distretto di Tumkur
alcuni giorni prima, la Polizia ha arrestato due pastori evangelici accusati da alcuni
estremisti indù di compiere “conversioni forzate”. I militanti hanno fatto irruzione
in una chiesa e l’hanno saccheggiata, portando via bibbie e libri cristiani. In seguito,
gli stessi militanti hanno avvertito la Polizia del posto, denunciando presunte “conversioni
illecite” e gli agenti hanno arrestato due pastori. Il Karnataka è da settimane al
centro delle attenzioni dell’opinione pubblica e delle cronache per il dibattito sul
mancato riconoscimento degli attacchi contro i cristiani avvenuti nel 2008. Leader
e fedeli cristiani del luogo, di tutte le confessioni, continuano a denunciare che
le violenze non si sono fermate, ma proseguirebbero nell’indifferenza, o anche nella
complicità, delle istituzioni civili, governate dal partito nazionalista indù Baratiya
Janata Party, fiancheggiatore di gruppi estremisti indù. (R.G.)