2011-03-14 14:34:39

Etiopia: radicali musulmani bruciano 12 chiese protestanti. Un morto e decine di feriti


Continua l’ondata di violenza dei radicali islamici contro i cristiani evangelici nella zona di Asendabo, in Etiopia. Negli ultimi giorni - riferisce l’agenzia AsiaNews - sarebbero state distrutte dodici chiese protestanti, due case di predicatori evangelici e diverse abitazioni di cristiani della zona. I radicali avrebbero cominciato i loro attacchi il 2 marzo scorso, dopo aver accusato i cristiani di aver dissacrato il Corano. Una folla di musulmani, gridando “Allahu akbar” (Dio è il più grande) ha attaccato tre chiese evangeliche incendiandole. Le forze di polizia non sono riuscite ad impedire la distruzione dei luoghi di culto. Con il passare dei giorni le violenze non sono diminuite. Secondo fonti evangeliche, un cristiano avrebbe perso la vita, parecchi altri sarebbero feriti e oltre a decine di abitazioni e luoghi preghiera sarebbero state bruciate una scuola, un orfanatrofio e gli uffici di una chiesa. Circa tremila cristiani sarebbero sfollati a causa dell’ondata di violenza. Un leader cristiano locale ha dichiarato che gli attacchi sono stati organizzati dai membri di Kwarej, un gruppo islamico radicale che avrebbe l’obiettivo di creare uno stato islamico nel Paese, a maggioranza musulmana. I responsabili degli attacchi proverrebbero da diverse regioni del Paese, comprese quelle vicine alla Somalia. “É molto triste che un gruppo islamico radicale cerchi di destabilizzare la convivenza fra cristiani e musulmani”, ha dichiarato il responsabile di una chiesa locale. “Chiediamo a tutti i responsabili di aiutarci – ha continuato - che le autorità prevengano il ripetersi di simili attacchi in futuro”. Il governo etiopico, a causa delle difficoltà della polizia a gestire la situazione, sarebbe stato obbligato a mandare l’esercito nella zona. (M.I.)







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