Il Papa all'Angelus: lottare contro il peccato e salvare il peccatore
Il Papa, oggi all’Angelus in Piazza San Pietro, ricordando l’odierna Prima Domenica
di Quaresima, ha invitato a cercare la vera libertà, riscoprendo il senso del peccato,
“causa profonda di ogni male”. La vera lotta è contro lo spirito del male: bisogna
opporsi al peccato, dunque, e salvare il peccatore. Il servizio di Sergio Centofanti.
La Quaresima
costituisce nella Chiesa un itinerario spirituale di preparazione alla Pasqua. “Si
tratta – ha affermato il Papa - di seguire Gesù che si dirige decisamente verso la
Croce, culmine della sua missione di salvezza”:
“Se ci domandiamo:
perché la Quaresima? perché la Croce?, la risposta, in termini radicali, è questa:
perché esiste il male, anzi, il peccato, che secondo le Scritture è la causa profonda
di ogni male” .
“Ma questa affermazione – ha proseguito - non è
affatto scontata, e la stessa parola ‘peccato’ da molti non è accettata, perché presuppone
una visione religiosa del mondo e dell’uomo”:
“In effetti è vero:
se si elimina Dio dall’orizzonte del mondo, non si può parlare di peccato. Come quando
si nasconde il sole, spariscono le ombre; l’ombra appare solo se c’è il sole; così
l’eclissi di Dio comporta necessariamente l’eclissi del peccato. Perciò il senso del
peccato – che è cosa diversa dal 'senso di colpa' come lo intende la psicologia –
si acquista riscoprendo il senso di Dio”.
“Di fronte al male morale
– ha spiegato Benedetto XVI - l’atteggiamento di Dio è quello di opporsi al peccato
e salvare il peccatore”: “Dio non tollera il male, perché
è Amore, Giustizia, Fedeltà; e proprio per questo non vuole la morte del peccatore,
ma che si converta e viva. Per salvare l’umanità, Dio interviene: lo vediamo in tutta
la storia del popolo ebraico, a partire dalla liberazione dall’Egitto. Dio è determinato
a liberare i suoi figli dalla schiavitù per condurli alla libertà. E la schiavitù
più grave e più profonda è proprio quella del peccato”.
Per questo
Dio ha mandato il suo Figlio nel mondo: “per liberare gli uomini dal dominio di Satana,
‘origine e causa di ogni peccato’. Lo ha mandato nella nostra carne mortale – ha sottolineato
il Papa - perché diventasse vittima di espiazione, morendo per noi sulla croce”:
“Contro
questo piano di salvezza definitivo e universale, il Diavolo si è opposto con tutte
le forze, come dimostra in particolare il Vangelo delle tentazioni di Gesù nel deserto,
che viene proclamato ogni anno nella Prima Domenica di Quaresima. Infatti, entrare
in questo Tempo liturgico significa ogni volta schierarsi con Cristo contro il peccato,
affrontare – sia come singoli, sia come Chiesa – il combattimento spirituale contro
lo spirito del male”.