Allarme della Fao: sicurezza alimentare a rischio in Libia
La crisi in Libia minaccia la sicurezza alimentare del Paese e della regione. È l’allarme
lanciato dalla Fao, che in un comunicato sottolinea come la situazione attuale possa
portare ad un crollo del mercato alimentre e del sistema di distribuzione interna,
a causa della forte dipendenza della regione dalle importazioni di cereali. “L'esaurimento
delle scorte alimentari e la perdita di manodopera rurale, sono tutti fattori che
nel lungo termine potrebbero compromettere seriamente la sicurezza alimentare", ha
affermato Daniele Donati, capo del servizio delle operazioni di emergenza della Fao.
Al fine di superare l’emergenza, la Fao ha in programma di distribuire semi di ortaggi
nelle periferie urbane e nelle zone costiere, con l’obiettivo di incrementare il consumo
di alimenti freschi e l’assunzione di sostanze nutritive fondamentali per l’organismo.
L’agenzia dell’Onu ha inoltre chiesto un sostegno per garantire un'efficace sorveglianza
delle malattie animali e del patrimonio zootecnico. I dati provenienti dalla Libia
sulla sicurezza alimentare rimangono frammentati e non confermati, si legge nel comunicato.
A tal fine la Fao auspica un attento monitoraggio sullo stato delle riserve alimentari
e sul prezzo internazionale del grano. Data la dipendenza dalle importazioni, ulteriori
aumenti dei prezzi nel mercato internazionale avrebbero infatti un impatto devastante
sulle fasce di popolazione più vulnerabile. In Libia, la produzione interna di seminativi
si concentra principalmente nei pressi di Bengasi e di Tripoli. (M. R.)