Violenze in Sudan. I sudisti accusano Khartoum: boicotta l'indipendenza
Milizie armate hanno attaccato oggi la città petrolifera di Malakal, capitale dello
Stato dell’Alto Nilo, nel sud Sudan, causando un numero di vittime ancora in corso
d’accertamento. Secondo un portavoce dell’esercito, le milizie, probabilmente dell’Esercito
di liberazione popolare del Sudan entrato in conflitto con l’establishment del sud,
sarebbero entrate in città dopo un raid notturno. L’attacco segna l’apice di un’escalation
di violenza, seguita al voto del gennaio scorso che, con una maggioranza del 98%,
ha sancito l’indipendenza del sud Sudan, effettiva nel luglio prossimo. I leader del
Sud Sudan hanno accusato oggi le autorità di Khartoum di voler rovesciare il governo
semi-autonomo di Giuba prima che sia proclamata l'indipendenza del Paese il prossimo
luglio e annunciato la sospensione dei negoziati con il governo centrale sulla secessione
del Sud.