Libia. Appello dell’Acnur: incrementare il numero di voli da Tunisia ed Egitto
Il confine continuerà a restare aperto per tutti coloro che fuggono dalla violenza
in Libia. Così il governo tunisino ha rinnovato le proprie garanzie ad António Guterres
e a William Swing, rispettivamente Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati
e Direttore generale dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni, la cui
missione congiunta si è conclusa ieri in Tunisia. Oltre 3mila persone continuano ad
arrivare ogni giorno alla frontiera - riferiscono gli operatori Acnur - ma massimo
mille riescono ad imbarcarsi su un trasferimento aereo. E nel campo di transito di
Choucha allestito nell’area di confine sono adesso in 17mila le persone in attesa
di un volo verso casa o di altre soluzioni. Acnur e Oim hanno reiterato il loro appello
a mettere a disposizione un numero maggiore di voli di lungo raggio verso i Paesi
asiatici e dell’Africa sub-sahariana: ne servono circa 70 in più. Dalle due agenzie
umanitarie è giunto anche un ringraziamento ai donatori per i finanziamenti garantiti
per noleggiare aerei, grazie ai quali questo fine settimana sarà possibile potenziare
il numero di partenze. Sempre attiva 24 ore su 24 la linea telefonica dedicata a rifugiati
e i richiedenti asilo che si trovano in Libia, gestita da operatori dell’Acnur e di
agenzie partner. Quasi 800 le telefonate ricevute finora, provenienti da rifugiati
e richiedenti asilo in Libia, ma anche da loro famigliari che si trovano all’estero.
È infine ufficiale la comunicazione all’Acnur del governo algerino che terrà aperte
le proprie frontiere a tutte le persone in fuga dalla Libia. Un team di operatori
dell’agenzia sarà al più presto dispiegato nell’area di confine. Finora le persone
fuggite dalla violenza in Libia sono oltre 230mila, delle quali 118mila in Tunisia,
107mila in Egitto, oltre 4mila in Algeria e più di 2mila in Niger. (M.I.)