Angola: l’impegno dell'Ospedale Divina Provvidenza di Luanda
Nel corso del 2009 e nei primi mesi del 2010, circa 80 mila bambini tra 0 e 14 anni
hanno usufruito di cure mediche presso l’Ospedale Divina Provvidenza di Luanda, in
Angola, e dell'assistenza sanitaria di base presso i quattro "Posti di Salute" periferici,
dove sono state effettuate almeno 106 mila visite. Inoltre, più di 2.500 bambini sono
stati ricoverati presso il nosocomio, dei quali almeno 500 presso il Centro Nutrizionale
Terapeutico per la cura della malnutrizione grave, insieme ad altri mille casi seguiti
ambulatorialmente per la prevenzione dei disturbi legati alla carenza di cibo. L'allestimento
di una nuova banca del sangue ha poi consentito di triplicare le trasfusioni ed eseguire
oltre 200 mila esami. Sono i dati - diffusi dall'Agenzia Fides - che testimoniano
l’intensa attività dell’Ospedale gestito nella capitale angolana dalla Congregazione
dei Poveri Servi della Divina Provvidenza, presenti a Luanda dal 1984, in collaborazione
con l'Unione Medico Missionaria Italiana (Ummi). Una struttura che – con i suoi 54
posti letto, di cui 18 dedicati in particolare ai pazienti malnutriti – rappresenta
oggi un punto di riferimento importante per oltre un milione di persone. Una comunità
che vive da anni in una situazione di grave povertà e privazione, a causa dei conflitti
devastanti, delle trasformazioni demografiche e del declino economico del Paese, dove
le cattive condizioni ambientali, la difficoltà di accesso all'acqua potabile, le
lunghe piogge, la mancanza di strutture sanitarie di base, espongono le popolazioni
povere della città al rischio di malattie. (C.D.L.)