2011-03-05 15:19:58

Manifestazioni in Algeria, Giordania e Bahrein


La protesta non si ferma in Nord Africa e Medio Oriente: nella capitale algerina, Algeri, si sono svolte oggi almeno tre manifestazioni in punti diversi della città. Rafforzate le misure di sicurezza, mentre alcuni scontri si sono registrati tra i sostenitori del presidente Abdelaziz Bouteflika e gli oppositori del regime.

Giordania, in piazza per le riforme
In Giordania migliaia di persone appartenenti per lo più al Fronte d'azione islamico (Fai) sono tornate ieri in piazza ad Amman per chiedere riforme urgenti all'indomani del rifiuto del nuovo premier, Maaruf Bakhit, di concedere una monarchia costituzionale che limiti il potere del re Abdallah II. Il Fai chiede una riforma costituzionale che consenta l'elezione diretta del premier e che dia più libertà alle formazioni politiche. Nel tentativo di placare le proteste, il governo di Amman aveva di recente approvato un piano di incentivi e sussidi alle fasce più povere della popolazione per un costo totale di 225 milioni di dollari.

Proteste in Bahrein per chiedere le dimissioni del governo
Decine di migliaia di persone hanno marciato ieri anche a Manama, capitale del Bahrein, per chiedere le dimissioni del governo e una nuova costituzione. La protesta è particolarmente forte fra la maggioranza sciita della popolazione del Paese, guidato da una dinastia sunnita. Un appello a evitare però ogni fondamentalismo è stato lanciato dal leader del partito di opposizione sciita al Wefaq, Sheikh Ali Salman, dopo gli scontri scoppiati fra sciiti e sunniti la scorsa notte ad Hamad in cui sono rimaste ferite 8 persone.

Emergenza profughi
La crisi libica continua a provocare anche un aumento del numero di profughi che affolla la frontiera con la Tunisia. Il Paese, primo protagonista delle proteste nordafricane con la caduta del presidente Ben Alì, entro domani avrà un nuovo esecutivo, secondo quanto annunciato dal nuovo premier Al-Baji Ca'ed al-Sebsi. Ieri, nel suo primo discorso pubblico da capo del governo, Al-Sebsi ha promesso di “lavorare con la massima trasparenza”, sottolineando che la priorità dell’esecutivo è “ricostruire le istituzioni nazionali per poi riportare la sicurezza nel Paese”.

Immigrazione: 34 migranti salvati a Lampedusa, riprese le ricerche di 2 dispersi
Sul fronte immigrazione, proseguono gli sbarchi sulle coste siciliane. Poche ore fa è stata tratta in salvo al largo di Lampedusa una nuova imbarcazione con 34 migranti tunisini a bordo. Intanto, continuano le ricerche dei due dispersi nel naufragio di un barcone avvenuto ieri sera nel Canale di Sicilia, tra Marsala e l’isola di Marettimo. Sull'imbarcazione viaggiavano 30 migranti. I 28 superstiti sono giunti in nottata nel porto di Mazara del Vallo.

Italia, Berlusconi scenderà “in campo per difendersi”
Il premier Berlusconi ritiene opportuno “scendere in campo in prima persona per difendersi”. Così l'avvocato Niccolò Ghedini, uno dei legali del presidente del Consiglio, ha spiegato la volontà del premier di partecipare a tutte le udienze dei suoi processi a Milano. Ghedini - all'indomani dell'incontro con il presidente del tribunale di Milano, Livia Pomodoro - ha offerto la disponibilità a celebrare una doppia udienza il lunedì. Già fissate la prossima udienza del processo Mediaset, l'11 aprile, e quella del procedimento Mediatrade, rinviata al 28 marzo.

Attentato in Pakistan, distrutte due scuole
Ancora violenza in Pakistan: due scuole governative sono state distrutte oggi in un attentato dinamitardo nel distretto tribale nord-occidentale di Khyber, al confine con l’Afghanistan, dove sono attivi numerosi gruppi di ribelli. Un altro istituto scolastico è stato invece parzialmente devastato in un terzo attentato. Intanto, sul terreno, sono stati uccisi 8 militanti talebani nei distretti nord occidentali di Kohat e di Kurram.

Afghanistan: morto un militare Isaf
Un soldato della forza internazionale Isaf è morto ieri nell'Afghanistan meridionale a causa dello scoppio di un ordigno rudimentale. Lo rende noto oggi la stessa Isaf. Sono quattro i soldati stranieri morti in Afghanistan solo dal mese di marzo e 74 dall’inizio dell’anno.

Costa D’avorio: 200 mila i profughi in fuga dalle violenze
Proseguono i combattimenti in Costa D’Avorio tra i sostenitori del presidente uscente Gbagbo - sconfitto alle scorse elezioni ma che non ha voluto lasciare il potere - e il neoeletto Ouattara, riconosciuto dalla comunità internazionale quale vincitore delle consultazioni. Un appello a cessare le violenze è giunto da tutti i mediatori internazionali, compresa la commissione dei cinque presidenti africani incaricata di trovare una soluzione alla crisi nel Paese. Intanto secondo le Nazioni Unite sono almeno 200 mila gli ivoriani in fuga dagli scontri e le violenze ostacolano le operazioni di assistenza umanitaria.

Benin: elezioni presidenziali rinviate al 13 marzo
Il governo del Benin ha rinviato al 13 marzo prossimo le elezioni presidenziali previste per questo fine settimana. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri dopo le proteste dell’opposizione e delle organizzazioni sindacali per la mancata registrazione di circa 1 milione di aventi diritto al voto.

Estonia domani al voto
Domani Estonia al voto per le elezioni legislative. Si tratta delle prime nel mondo che verranno svolte via internet. Sul fronte politico, gli analisti indicano quale favorito il Partito delle riforme (PR) del premier conservatore Andrus Ansip. Secondo gli ultimi sondaggi il PR sarebbe appoggiato dal 30 per cento dell'elettorato. Secondo partito nelle intenzioni di voto sarebbe poi la formazione di centrosinistra Partito del Centro (PC) di Edgar Savisaar, con il 22%. (Panoramica internazionale a cura di Linda Giannattasio e Maria Pia Iacapraro)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 64







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