Bolivia: sale il bilancio delle alluvioni. Smottamenti a La Paz
Inondazioni e straripamenti di fiumi hanno provocato da gennaio almeno 52 vittime
e 68.000 disastrati in diverse zone del Paese, secondo un nuovo bilancio diffuso dal
governo del presidente Evo Morales che il 22 febbraio ha dichiarato l’emergenza nazionale.
Il dipartimento più colpito - riferisce l'agenzia Misna - è quello di La Paz, che
conta quasi la metà degli alluvionati, dove da domenica smottamenti hanno causato
gravi danni in nove quartieri popolari della capitale su un’area estesa oltre 100
ettari. Sono almeno 1500 le abitazioni distrutte nella zona est della città, sede
del governo, e 100.000 le persone rimaste senza acqua potabile per la rottura di una
condotta: camion cisterna stanno provvedendo ai rifornimenti ma si temono altri smottamenti
poiché gran parte dei sobborghi sono situati su terreni instabili lungo le colline
che circondano la capitale. Secondo fonti giornalistiche La Paz sta facendo i conti
con il più grave disastro urbanistico della sua storia. Il fenomeno meteorologico
noto come ‘La Niña’, che porta temperature oceaniche insolitamente fredde nel Pacifico
equatoriale, ha provocato inondazioni consistenti anche nel dipartimento centrale
di Cochabamba, dove ha colpito almeno una ventina di villaggi rurali lasciando 6000
famiglie senza tetto; danni sono registrati anche in altri quattro distretti. Critiche
le condizioni di importanti strade che stanno rallentando la distribuzione degli aiuti.
(R.P.)