2011-03-03 16:00:56

Celebrati a Roma i funerali dell’alpino morto in Afghanistan


Sono stati celebrati questa mattina alle 11.30 nella Basilica di Santa Maria degli Angeli di Roma i funerali solenni di Massimo Renzani, l’alpino ucciso lunedì scorso nell’esplosione che ha coinvolto il mezzo blindato sul quale viaggiava nei pressi di Shindand, in Afghanistan. Prima della chiusura della camera ardente e della traslazione della salma in chiesa, dove l’attendevano le più alte cariche dello Stato, molti parlamentari di entrambi gli schieramenti e le autorità della città di Roma, i familiari del capitano hanno chiesto di essere lasciati soli con lui per qualche minuto. Un soldato “dallo sguardo sorridente e dal gesto coraggioso”, così ha descritto la vittima l’ordinario militare, mons. Vincenzo Pelvi, uno dei “nostri giovani che hanno scelto di investire nel povero la propria storia”, che “sapeva bene che la pace esige il lavoro più eroico e il sacrificio più difficile”. Il presule ha poi ricordato nell’omelia che le missioni umanitarie “ci aiutano a capire che siamo una famiglia umana, nella circolarità del dono”.

Afghanistan - attentato
È di sei feriti, tra i quali poliziotti e militari stranieri, il bilancio dell’attentato di questa mattina contro un convoglio delle forze straniere a Kandahar City, nell’omonima provincia meridionale dell’Afghanistan.

Italia – sbarchi a Lampedusa e missione in Tunisia
Prosegue senza sosta l'ondata di sbarchi a Lampedusa dove in nottata sono approdati altri tre barconi, con a bordo complessivamente 164 migranti. Nelle ultime 24 ore, sono dieci gli sbarchi registrati: solo ieri sono arrivati quasi 500 immigrati di nazionalità tunisina, tutti trasferiti nel Centro di prima accoglienza di Lampedusa. Intanto, il Consiglio dei ministri ha approvato l’invio di una missione umanitaria in Tunisia: l’Italia fornirà i materiali necessari, ma non gestirà direttamente il campo profughi che resterà in mano agli organismi internazionali e alla polizia locale.

Egitto
Il Consiglio supremo delle forze armate egiziane ha accettato le dimissioni del premier Ahmad Shafiq e ha incaricato l’ex ministro dei Trasporti Essam Sharaf di formare un nuovo governo. I Fratelli musulmani, principale gruppo d’opposizione, ha accolto con fiducia la nuova nomina.

Yemen
Mentre nel Paese proseguono le proteste antigovernative, i gruppi dell’opposizione hanno presentato al presidente, Ali Abdullah Saleh, un piano strategico che prevede un pacifico trasferimento dei poteri entro la fine dell’anno. Saleh, al potere da 32 anni, finora ha rimandato la costituzione di un governo di unità nazionale promesso nei giorni scorsi dopo il rifiuto delle opposizioni di prendervi parte. Ha assicurato che non si ricandiderà alle elezioni del 2013.

Iran
Le due navi iraniane dirette in Siria, che nei giorni scorsi avevano scatenato l’allarme internazionale per il loro ingresso nel Mediterraneo, sono entrate questa mattina all’alba nel Canale di Suez dirette nel Mar Rosso, dove dovrebbero arrivare in giornata. A comunicarlo è l’Autorità del Canale.

Iraq
È finora di 8 morti e 13 feriti il bilancio di un attentato suicida avvenuto oggi all’interno di una banca di Haditha, cittadina a nordovest di Baghdad. Il kamikaze si sarebbe fatto esplodere mentre la banca era piena di gente in attesa. Alcune delle vittime sarebbero militari.

Israele
“Giornata della collera” oggi in Israele per protestare contro la demolizione di insediamenti ebraici illegali in Cisgiordania. La manifestazione è stata promossa da un gruppo di giovani coloni israeliani, legati alle correnti più radicali della destra nazionalista e religiosa, che hanno tentato di bloccare l’autostrada che collega Gerusalemme con la costa. Inoltre, all’ingresso della città, i manifestanti hanno dato fuoco a vecchi pneumatici. La polizia ha posto in stato di allerta le unità antisommossa soprattutto in Cisgiordania e si prepara a impedire scontri tra coloni e arabi. Già lo scorso lunedì la distruzione di strutture costruite abusivamente a Havat Ghilad, era degenerata in scontri tra poliziotti e soldati da una parte e coloni dall’altra.

Pakistan
Sei agenti della polizia locale sono rimasti uccisi a colpi d’arma da fuoco oggi in un agguato di un gruppo di uomini armati nel distretto tribale di Khyber, nell’area nordoccidentale del Paese, al confine con l’Afghanistan, dove sono attivi i ribelli talebani. In un attacco kamikaze ad Hangu, nel nordovest, invece, sono rimaste uccise almeno 9 persone e 31 sono state ferite. L’attentatore, secondo quanto appreso, si è fatto esplodere quando la polizia lo ha fermato per un controllo.

Al via in Cina la riunione annuale del Comitato nazionale della conferenza politica
É cominciata oggi a Pechino la breve stagione parlamentare cinese. Con un discorso del suo presidente Jia Qinling si è aperto infatti nel pomeriggio il comitato nazionale della conferenza politica e consultiva del popolo cinese. Il servizio di Stefano Vecchia:RealAudioMP3

Un evento annuale che raccoglie tutti i movimenti politici, le corporazioni, le minoranze etniche approvate per legge. Il suo ruolo è di consulenza politica, di supervisione delle istituzioni e di partecipazione all’amministrazione degli affari dello Stato. Infatti, quello della conferenza è un luogo di puro consenso rispetto alle iniziative del Partito comunista nate attraverso il suo comitato permanente. Negli ultimi anni gli oltre 2000 delegati hanno portato nella capitale almeno l’eco delle istanze della Cina profonda, inclusa l’insoddisfazione verso l’inefficienza e la corruzione che frenano lo sviluppo di diverse regioni. Sabato poi i lavori proseguiranno per una settimana paralleli a quelli dell’Assemblea nazionale del popolo. Eccezionali misure di sicurezza hanno praticamente isolato la grande sala del popolo affacciata su piazza Tiananmen. A preoccupare Pechino in questo in questo periodo sono soprattutto gli echi delle rivolte popolari in Nordafrica e in Medio Oriente. Le truppe di sicurezza hanno usato la mano pesante nelle ultime due settimane. Gli attacchi preventivi hanno portato al fermo di un gran numero di sospetti agitatori e di dissidenti già noti mentre il controllo di internet è stato, se è possibile, ancora più capillare del solito. Ancora oggi i mass media sono stati avvisati dalle autorità di non abusare del loro ruolo e gli stranieri in particolare sono stati indicati come responsabili di mettere in cattiva luce il Paese esagerando le dimensioni della repressione.

India
Un autobus con a bordo decine di persone che tornavano dai festeggiamenti di un matrimonio è caduto nella tarda serata di ieri in una scarpata causando la morte di 32 passeggeri. L’incidente è avvenuto nello Stato settentrionale indiano di Himachal Pradesh. Secondo la polizia il veicolo, per le cattive condizioni meteorologiche, sarebbe precipitato per circa 300 metri.

Italia - Federalismo
Con 314 voti a favore, 291 contrari e due astensioni, la Camera ha confermato la fiducia al governo, approvando la risoluzione di maggioranza relativa al testo sul federalismo fiscale municipale. Soddisfazione nella file della Lega: “Un altro giro di mattoni, ora siamo quasi al tetto”, è stato il commento del leader del Carroccio, Umberto Bossi, che però avverte: “Ora viene la parte più difficile, quella del federalismo regionale e provinciale”. Contrari, invece, Fli, Udc e Pd che definiscono la riforma “un pasticcio”. In mattinata, infine, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo sul fisco municipale.

Germania – sparatoria aeroporto Francoforte
Ha confessato il giovane 21enne, di origine kosovara, accusato dalla polizia tedesca di essere l’autore della sparatoria avvenuta ieri all'aeroporto di Francoforte, in cui due persone dell'Aviazione militare Usa, un militare e un’autista, sono rimaste uccise e altre due sono state gravemente ferite. Secondo il procuratore generale tedesco, l'uomo ha agito per “motivazioni collegate alla sua fede islamica”. Il presidente americano, Barack Obama si è detto profondamente rattristato per questo attacco. Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha inviato le sue “condoglianze sincere alle famiglie delle vittime”, assicurando che il governo farà di tutto per chiarire i motivi dell’aggressione.

Usa
Per la 14.ma volta è stata negata la libertà vigilata a Sihran Sihran, il 66.enne in carcere per assassinio di Robert Kennedy, ucciso il 4 giugno 1968 a Los Angeles. L’uomo era stato inizialmente condannato a morte, commutata in ergastolo dopo l’abolizione della pena capitale nello Stato della California. (Panoramica internazionale a cura di Roberta Barbi e Mariapia Iacapraro)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 62







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