Celebrati a Roma i funerali dell'alpino ucciso in Afghanistan
Sono stati celebrati questa mattina alle 11.30 nella Basilica di Santa Maria degli
Angeli di Roma i funerali solenni di Massimo Renzani, l’alpino ucciso lunedì scorso
nell’esplosione che ha coinvolto il mezzo blindato sul quale viaggiava nei pressi
di Shindand, in Afghanistan. Prima della chiusura della camera ardente e della traslazione
della salma in chiesa, dove l’attendevano le più alte cariche dello Stato, molti parlamentari
di entrambi gli schieramenti e le autorità della città di Roma, i familiari del capitano
hanno chiesto di essere lasciati soli con lui per qualche minuto. Un soldato “dallo
sguardo sorridente e dal gesto coraggioso”, così ha descritto la vittima l’ordinario
militare, mons. Vincenzo Pelvi, uno dei “nostri giovani che hanno scelto di investire
nel povero la propria storia”, che “sapeva bene che la pace esige il lavoro più eroico
e il sacrificio più difficile”. Il presule ha poi ricordato nell’omelia che le missioni
umanitarie “ci aiutano a capire che siamo una famiglia umana, nella circolarità del
dono”.