Aperta a Pechino la riunione annuale del Comitato nazionale del popolo cinese
É cominciata oggi a Pechino la breve stagione parlamentare cinese. Con un discorso
del suo presidente Jia Qinling si è aperto infatti nel pomeriggio il Comitato nazionale
della conferenza politica e consultiva del popolo cinese. Il servizio di Stefano
Vecchia:
Un evento
annuale che raccoglie tutti i movimenti politici, le corporazioni, le minoranze etniche
approvate per legge. Il suo ruolo è di consulenza politica, di supervisione delle
istituzioni e di partecipazione all’amministrazione degli affari dello Stato. Infatti,
quello della conferenza è un luogo di puro consenso rispetto alle iniziative del Partito
comunista nate attraverso il suo comitato permanente. Negli ultimi anni gli oltre
2000 delegati hanno portato nella capitale almeno l’eco delle istanze della Cina profonda,
inclusa l’insoddisfazione verso l’inefficienza e la corruzione che frenano lo sviluppo
di diverse regioni. Sabato poi i lavori proseguiranno per una settimana paralleli
a quelli dell’Assemblea nazionale del popolo. Eccezionali misure di sicurezza hanno
praticamente isolato la grande sala del popolo affacciata su piazza Tiananmen. A preoccupare
Pechino in questo in questo periodo sono soprattutto gli echi delle rivolte popolari
in Nordafrica e in Medio Oriente. Le truppe di sicurezza hanno usato la mano pesante
nelle ultime due settimane. Gli attacchi preventivi hanno portato al fermo di un gran
numero di sospetti agitatori e di dissidenti già noti mentre il controllo di internet
è stato, se è possibile, ancora più capillare del solito. Ancora oggi i mass media
sono stati avvisati dalle autorità di non abusare del loro ruolo e gli stranieri in
particolare sono stati indicati come responsabili di mettere in cattiva luce il Paese
esagerando le dimensioni della repressione.