Sud Corea. Sacerdoti e laici missionari in aumento: una forza per l’evangelizzazione
I cattolici emigrati all’estero rappresentano un vasto potenziale di evangelizzazione,
specie per l’Asia. La Chiesa cattolica coreana, commenta con soddisfazione l’incremento
di preti, religiosi e laici documentato dalle statistiche sui missionari e sui fedeli
laici in diaspora, elaborate dalla Commissione per la pastorale dei migranti della
Conferenza episcopale del Paese asiatico e di cui riferisce l’agenzia Fides. Secondo
i dati aggiornati a dicembre 2010, i coreani cattolici all’estero sono 161.390, in
aumento del 2% rispetto al 2009, e rappresentano circa il 2,4% sul totale dei coreani
in diaspora, che in tutto sono 6,8 milioni. Notevolmente cresciuti sono i sacerdoti
coreani inviati in missione ad gentes nei Paesi in via di sviluppo: nel 2010 hanno
ricevuto il mandato missionario 330 preti, con un aumento di 80 unità rispetto all’anno
precedente. I sacerdoti si occupano spesso della cura pastorale delle comunità cattoliche
coreane in diaspora, ma attualmente molti di loro vanno in Paesi dell’Africa e dell’Asia,
dove si opera per la prima evangelizzazione. Riguardo i laici, si rileva la crescita
delle comunità cattoliche coreane in diversi Paesi dell’Asia come Indonesia, Vietnam,
Filippine e Cina. Analizzando la distribuzione per aree geografiche, 116 mila fedeli
coreani si trovano in Nord America, 19 mila in Oceania, circa 11 mila in Asia, 8.500
in Sud America, 6.000 in Europa e 380 in Africa. (R.G.)