India: gruppi di cattolici protestano per la demolizione di 729 croci a Mumbai
Sit-in di protesta a Bandra, sobborgo occidentale di Mumbai, contro l’ordine di demolizione
di 729 croci. Ieri mattina – riferisce l’agenzia Asia News - un gruppo di cattolici
locali ha manifestato davanti al Brihanmumbai MunicipalCorporation (Bmc),
l’ufficio comunale del Paese che ha emanato l’ordine di demolizione. La smantellamento
rientra in un programma di miglioramento di strutture e infrastrutture urbane, che
prevede l’eliminazione di luoghi di culto costruiti dopo il 1964 e ritenuti “illegali”,
perché d’intralcio all’ampliamento di strade, miglioramento della viabilità o costruiti
su terreni destinati a servizi pubblici. “È dal 2003 che presentiamo al Bmc i documenti
che attestano la data di costruzione di queste croci – spiegano i residenti – ciononostante
la commissione ha comunque emesso l’ordine di demolizione”. L’ufficio afferma però
di non aver mai ricevuto tali documenti. Anil Joseph, presidente del gruppo Bombay
Catholic Sabha ha spiegato che “queste croci fanno parte della storia e del patrimonio
culturale e religioso di Bandra”. In precedenza, si trovavano all’interno di proprietà
cattoliche. “Quando è stata fondata la Bmc - ha continuato Anil - molte aree sono
state rivendicate dal corpo civico per la costruzione di strade o altre infrastrutture
e così le croci sono state salvate ponendole lungo le strade”. “Noi siamo cristiani
e onesti cittadini, rispettiamo la legge, quindi presenteremo di nuovo i documenti
necessari, anche se l’abbiamo già fatto nel 2003”, ha osservato il gesuita Errol Fernanded,
parroco della Chiesa di S. Pietro. “Io stesso – ha continuato il sacerdote - ricordo
di aver consegnato nelle mani di Sudhir Naik le carte relative a due croci fuori dalla
mia parrocchia”. (M.I.)