2011-03-01 14:23:02

Il ruolo dei vescovi nel Concilio Vaticano II: una rilettura del decreto "Christus Dominus"


Il ministero del vescovo nella vita della Chiesa: è questo il tema centrale del decreto conciliare Christus Dominus, promulgato da Paolo VI il 28 ottobre 1965. Il gesuita padre Dariusz Kowalczyk ne parla nella 17.ma puntata della rubrica dedicata alla riscoperta dei documenti conciliari:RealAudioMP3

“Senza vescovo la Chiesa non c’è”, esclamò sant’Ignazio d’Antiochia all’inizio del II secolo. Uno dei frutti del Concilio è stato il rafforzamento del ruolo dei vescovi che “succedono agli apostoli come pastori delle anime” (n. 2).

La predicazione del Vangelo è uno dei doveri principali del vescovo. L'annuncio però non è astratto, ma si riferisce a tutto ciò che è importante per la vita dell'uomo. Nel decreto Christus Dominus leggiamo, infatti: "I vescovi insegnino quanto grande, secondo la dottrina della Chiesa, è il valore della persona umana, della sua libertà e della stessa vita fisica; il valore della famiglia, […] della procreazione ed educazione della prole; il valore della società civile, con le sue leggi […]; il valore del lavoro e del riposo, delle arti e della tecnica” (n. 12). C'è da augurarsi che i vescovi di tutte le Chiese locali abbiano il coraggio di avere una prospettiva così ampia.

Per compiere la loro missione i vescovi devono – sottolinea il Concilio – godere “di una piena e perfetta libertà e indipendenza da qualsiasi civile autorità”. D’altra parte, però, i vescovi dovrebbero armonizzare le loro attività con quelle delle autorità pubbliche quando si tratta di promuovere la giusta legge.

L’altro compito dei vescovi è quello di promuovere delle relazioni corrette con i presbiteri: “Li considerino come figli ed amici e perciò siano disposti ad ascoltarli e a trattarli con fiducia e benevolenza”. Il vescovo dunque dovrebbe avere tempo per i suoi presbiteri, per creare quella “sola famiglia, di cui il vescovo è come il padre” (n. 28).

Finalmente, il Concilio ricorda ai vescovi il valore di una cooperazione sempre più stretta tra di loro. Una delle forme di tale collaborazione è costituita dalle Conferenze episcopali. Esse però non sono come dei governi, ma piuttosto come le assemblee degli amici che esercitano congiuntamente il loro ministero pastorale.







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