2011-02-26 15:47:09

Tunisia: manifestazioni contro il governo di transizione, 4 morti in Yemen


La tensione resta alta in diversi Paesi dell’area nordafricana e mediorientale dove non si spegne l’ondata delle proteste antigovernative. Dopo un periodo di relativa tranquillità la piazza torna ad agitarsi nello Yemen ma anche in Egitto e Tunisia. Il servizio è di Eugenio Bonanata:RealAudioMP3

Cresce l’insofferenza dei tunisini nei confronti del nuovo governo guidato da Ghannouchi. Nonostante la promessa di elezioni entro luglio al massimo, centinaia di persone oggi sono scese nuovamente in piazza a Tunisi per chiedere il rinnovamento immediato dei vertici dello Stato costringendo la polizia ad utilizzare gas lacrimogeni per disperderli. Anche ieri sera ci sono stati scontri: si parla di vittime ma la notizia non ha trovato conferme, mentre in città restano evidenti i segni degli scontri. Scenario simile in Egitto. Stamattina l’esercito ha diramato un comunicato di scuse per aver disperso - stanotte - i manifestanti tornati in piazza Tharir, al Cairo, invocando le dimissioni del governo di transizione. I militari egiziani attraverso la nota hanno ribadito il proprio sostegno alla rivoluzione che ha portato alle dimissioni di Mubarak. Ed è sempre preoccupante la situazione nello Yemen dove si registrano almeno 4 morti e una quarantina di feriti nelle manifestazioni antigovernative delle ultime 24 ore. Fonti mediche riferiscono che la polizia ha aperto il fuoco contro i dimostranti nella città di Aden. Intanto oggi a margine di un’affollata riunione nella capitale Sanaa i leader di alcune importanti tribù del nord hanno deciso di unirsi alle proteste contro il presidente Saleh. Nel vicino Bahrein, invece, la leadership tende la mano agli oppositori in rivolta ormai da diversi giorni. Il re Al Khalifa ha licenziato 3 ministri considerati “responsabili della crisi”. E in queste ore si è saputo di una nuova manifestazione in Arabia Saudita che risale a giovedì scorso. Gruppi sciiti sono scesi in piazza in diverse province orientali - ricche di petrolio - per chiedere la liberazione di alcuni compagni arrestati nelle dimostrazioni del 19 febbraio scorso. In Iran, infine, l’opposizione sta organizzando un nuova manifestazione contro il regime da tenersi martedì prossimo primo marzo in diverse città. Motivo principale – si legge in un comunicato – protestare contro gli arresti domiciliari inflitti ai due leader riformisti Mussavi e Karrubi.







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