Il commento di padre Bruno Secondin al Vangelo della Domenica
In questa ottava Domenica del Tempo ordinario la liturgia ci propone il passo evangelico
in cui Gesù invita i suoi discepoli a non essere attaccati al denaro ma ad avere fiducia
in Dio. Né bisogna preoccuparsi del cibo, del vestito o di altre necessità materiali
per il futuro, perché a ciascun giorno basta la sua pena. Quindi aggiunge:
“Di
tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che
ne avete bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e
tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”.
Su questo brano del Vangelo,
ascoltiamo il commento del padre carmelitano Bruno Secondin, docente di Teologia
spirituale alla Pontificia Università Gregoriana:
Avete notato
quanti negozi di abbigliamento ci sono nelle zone commerciali delle nostre città?
Sembra che la merce più richiesta sia proprio quella del vestire alla moda, per essere
griffati da capo a piedi: una concentrazione sull’apparire e sul vestire, quasi una
idolatria collettiva e nevrotica per mostrarsi ed essere visti. Ne sono contagiati
uomini e donne, e specialmente i giovani, bambini inclusi. Una illusoria identità
affidata alle griffes, per sentirsi vivi in un mondo di comparse. Proprio su questi
desideri esagerati: dal vestire al mangiare, dalle garanzie alla salute, interviene
oggi Gesù. Tutto può diventare idolo e idolatria, stordire il cuore e distrarre la
vita, tra affanno e illusione: il possesso, il vestito, il prestigio, i piaceri. Per
Gesù l’insidia più pericolosa è nell’accumulo di denaro, nel dargli tutto lo spazio
possibile nella vita e nel cuore, in un’ansia di sicurezza che non lascia vivere più.
E si diventa servi, anzi schiavi di mammona. E Dio finisce per restare al margine,
come soprammobile, tanto per fare scena; ma il vero tesoro è altrove, altrove il cuore
guarda e pensa. “Cercate anzitutto il regno di Dio e la sua giustizia”, conclude
Gesù. Non si tratta di star senza far niente, sperando tutto da Dio. Ma di diventare
più sereni e più sobri. E allora molte manie appariranno per quello che sono: illusioni
vere e falsi bisogni.