Educatrici Salesiane: riscoprire il valore dell’indignazione nella questione morale
Un appello a “riscoprire il valore dell’indignazione”: a lanciarlo sono le educatrici
della Federazione Scs (Salesiani per il sociale), nell’editoriale dell’ultima newsletter,
citato dal Sir, in cui tornano sulla “questione morale” e denunciano la loro difficoltà
educativa davanti ai messaggi diseducativi cui sono sottoposti i minori: “Il passaggio
di certi esempi – scrivono - aumenta enormemente la fatica educativa, per noi che
vogliamo lasciare in eredità qualcosa ai ragazzi che seguiamo e metterli nelle condizioni
di vivere la loro vita in maniera consapevole e autonoma”. E chiedono che l’interesse
dei minori sia superiore rispetto a qualsiasi altra cosa, “sia negli atti concreti
nei loro confronti, che nei modelli che si offrono loro”. Da donne, a pochi giorni
dalla festa che le celebra, le promotrici dell’appello invitano, inoltre, ad un cambio
di rotta rifiutando i modelli culturali che vengono propinati: “svantaggianti e svalorizzanti
la donna come persona, che ne oltraggiano la dignità”. Concludono con un appello:
“Il criterio di validazione di qualsiasi proposta deve essere la coerenza esistenziale.
Iniziamo allora a riscoprire anche il valore dell’indignazione e della denuncia perché
se vogliamo giovani migliori dobbiamo per prima cosa essere adulti migliori.