Tunisia. La testimonianza di una religiosa: “Qui tutti ci stimano”
Nonostante le migliaia di persone tornate in piazza oggi a Tunisi per chiedere le
dimissioni del governo provvisorio, in Tunisia non ci sarebbero mai stati segni di
ostilità verso gli stranieri, tanto meno verso i cristiani. Così racconta all'agenzia
Sir suor Chiara Durello, delle Suore di San Giuseppe dell’Apparizione, congregazione
fondata da Sant’Emilia de Vialar e presente nel Paese fin dal 1840. “Noi suore abbiamo
avuto molte testimonianze d’affetto – ha detto ancora la religiosa, a Tunisi da sette
anni – anche da parte dei fedeli musulmani. Siamo qui da tanti anni e la gente ormai
ci conosce”. A questo proposito, suor Chiara definisce la morte di padre Rybinski,
il giovane salesiano ucciso a Manouba nei giorni scorsi, “un caso isolato”. Le religiose
hanno due case, una nella Medina e l’altra in periferia, dove svolgono attività pastorali
e sociali, soprattutto di assistenza alle ragazze madri e ai bambini abbandonati.
(R.B.)