2011-02-25 08:06:51

Libia sempre più nel caos. I ribelli avanzano verso Tripoli, mentre Gheddafi parla nuovamente alla popolazione


Precipita la situazione in Libia. Dopo la caduta della Cirenaica nelle mani dei ribelli, si continua a combattere nel resto del Paese e nelle vicinanze della capitale Tripoli. Sempre più plausibile la stima delle vittime che parla di almeno 10 mila morti, mentre fervono i contatti tra i leader internazionali per fermare le violenze. Il presidente americano Obama e quello francese Sarkozy si sono dichiarati concordi nel voler chiedere una nuova riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu e sulla necessità di misure concrete per assicurare l'aiuto umanitario alla Libia e per punire i responsabili della sanguinosa repressione in atto. Sulla stessa linea il colloquio Obama-Berlusconi. Intanto Muammar Gheddafi, gioca le ultime carte prima di quella che, a detta di tutti, appare come un’imminente caduta del suo quarantennale regime. Il colonnello è tornato a parlare alla popolazione. Il servizio di Amina Belkassem: RealAudioMP3

Ed una altra zona calda è la frontiera con la Tunisia, a poche decine di chilometri da Tripoli. A causa della possibile caduta della capitale nelle mani dei ribelli, imponente l’afflusso di persone che stanno lasciando la Libia. Dal confine libico-tunisino ci riferisce Barbara Schiavulli: RealAudioMP3

I commentatori internazionali si dividono sul futuro del regime di Gheddafi. Quelle che stiamo vivendo sono le ultime ore del colonnello alla guida della Libia. E’ di quest’idea Muhammad Rifaa al Tahtawi, dell’Università egiziana Al Azhar e già ambasciatore del Cairo in Libia, intervistato da Francesca Sabatinelli: RealAudioMP3








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