2011-02-24 14:50:47

Rapporto denuncia il sequestro sistematico in Messico di migliaia di migranti


Rapiti per fare “cassa” e per essere reclutati tra le file della “mala”. È la drammatica sorte capitata a migliaia di migranti nei mesi scorsi, secondo i dati contenuti nel nuovo Rapporto della Commissione nazionale dei diritti umani (Cndh). Tra aprile e settembre 2010, si legge nel documento, oltre 11.300 migranti, per la maggior parte centroamericani, sono stati vittime di sequestri orchestrati dalla criminalità organizzata non solo per estorsioni nei confronti dei migranti ma anche per utilizzarli in attività illegali. Secondo le testimonianze raccolte, riferisce la Misna, per rilasciare gli ostaggi i sequestratori pretendono in media tra i 1000 e i 5000 dollari, arrivando anche a 10 mila. Nelle pagine del “Rapporto speciale sul sequestro di migranti in Messico” – questo il titolo completo dello studio – si rileva che i rapimenti di cittadini stranieri, in transito sul territorio messicano e diretti verso la frontiera statunitense, è in costante aumento: tra settembre 2008 e febbraio 2009 se ne erano registrati 9.758. Le vittime sono principalmente honduregni, salvadoregni, guatemaltechi e nicaraguensi. Il Rapporto – che sottolinea in maniera critica come gli sforzi profusi dal governo non siano “stati finora sufficienti” – è stato presentato in concomitanza con l’approvazione, da parte del Senato, della bozza di un nuovo progetto di legge in materia migratoria, mirato a garantire uguali trattamenti per i migranti con o senza documenti per l’accesso ai servizi sanitari e alla giustizia. La bozza è passata con 84 voti a favore e 15 contrari, ma restano da discutere alcuni articoli tra cui uno che concederebbe alla polizia federale la facoltà di arrestare i migranti senza documenti, finora riserva esclusivamente agli agenti dell’Istituto nazionale della migrazione. (A.D.C.)







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