2011-02-23 14:45:35

Usa: perplessità dei vescovi su alcune nuove direttive sanitarie ministeriali


I vescovi degli Stati Uniti hanno espresso disappunto per la decisione del Dipartimento della salute e dei servizi umani (Hhs) di eliminare alcune protezioni ai diritti di coscienza degli operatori sanitari. I nuovi regolamenti governativi - riferisce l’agenzia Cns ripresa dall’Osservatore Romano - - lasciano inalterati i diritti degli operatori che si oppongono alle pratiche abortive e di sterilizzazione, ma rimuovono altre tutele per coloro che, ad esempio, intendono manifestare la propria obiezione di coscienza in merito a servizi connessi con la fecondazione in vitro o la contraccezione chimica. La portavoce del Segretariato per le attività pro-vita della Conferenza episcopale (Usccb) Deirdre McQuade ha criticato la decisione dell’amministrazione Obama “di eliminare molte delle regole sull’obiezione di coscienza stabilite nel 2008”. Si tratta della Health and Human Service Rule emanate dalla precedente amministrazione Bush, nelle quali si prevede che le strutture mediche che ricevono fondi pubblici non possano discriminare il personale che si rifiuta di prestare servizio in caso di aborti o di procedure di sterilizzazione. Inoltre, è stabilito il divieto di chiedere ai medici obiettori di prendere parte a programmi sanitari o ad attività di ricerca, finanziati dal Governo, che sono contrari alle loro convinzioni morali. Le nuove regole annunciate dal Department for Health and Human Services, osserva McQuade “cancellano alcuni importanti chiarimenti, che avrebbero permesso di interpretare e di rafforzare gli statuti federali che da lungo tempo proteggono i diritti di coscienza degli operatori sanitari”. Da parte sua, il segretario del Dipartimento ha spiegato che le nuove regole “provvedono a chiarire l’attuale legislazione» e, al contempo, ha assicurato che gli operatori che lavorano nelle strutture sanitarie cattoliche continueranno a beneficiare delle tutele stabilite dalle leggi che proibiscono ogni discriminazione sul lavoro. (L.Z.)







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