Messico. Il vescovo di Oaxaca chiama alla responsabilità civile contro corruzione
e violenza
“Ancora una volta i violenti avvenimenti di questa settimana urlano che alcuni non
vogliono il bene della società, non vogliono aderire alla promozione di Oaxaca, non
vogliono che venga scoperta la verità e la corruzione. La società ha bisogno di sapere
la verità su questi atti di violenza per scoprire chi sostenere e chi rimproverare;
tanto il governo come gli insegnanti chiedono il sostegno della società, ma solo con
la giustizia, con l’unione e mirando al bene comune. Non serve chiedere la verità
e rimanere indifferenti verso coloro che cercano di sostenerla e di difenderla; sarebbe
inoltre una vergogna nascondere la corruzione e la violenza con la impunità”. Così
scrive l’arcivescovo di Antequera-Oaxaca, mons. José Luis Chávez Botello, riferendosi
agli scontri verificatisi la settimana scorsa che hanno danneggiato anche la cattedrale
della città. Il vandalismo e la mancanza di rispetto per il patrimonio culturale hanno
lasciato una bruttissima impronta su diversi edifici storici, proprio quelli che hanno
consentito ad Antequera di essere riconosciuta, nel 1986, Patrimonio Culturale dell'Umanità.
I danni alle pareti, le scritte con la vernice, vetri e muri rotti, sono alcuni segni
della battaglia della settimana scorsa, combattuta tra gli insegnanti della Sezione
22 e la polizia federale nel cuore della capitale di Oaxaca. “Il panorama è difficile
da capire, ma c'è speranza se la società di Oaxaca, il governo e gli insegnanti, si
assumono la propria responsabilità” ha detto mons. Chávez Botello. “Chiediamo e speriamo
che presto si apra l'inchiesta condotta con trasparenza, poi si devono comunicare
i risultati per prendere posizioni decise e costruttive. Cercare e difendere la verità
va a beneficio di tutti: di insegnanti, studenti e genitori, delle autorità e soprattutto
della società. La verità è un fondamento indispensabile per la credibilità e l'unità,
è la migliore arma contro la corruzione. ‘La verità vi farà liberi’ (Giovanni 8,32)”.
Il messaggio di mons. Chávez Botello è stato inviato all’agenzia Fides dalla Conferenza
episcopale del Messico. Secondo la stampa locale il confronto è degenerato a causa
delle politiche educative di privatizzazione proposte dal presidente Felipe Calderón,
che hanno chiamato a mobilitarsi gli insegnanti di Oaxaca raggruppati nella sezione
22. (R.P.)