2011-02-22 14:49:24

L’arcivescovo di Tunisi: l'uccisione del sacerdote salesiano non fermerà il dialogo


Nessun crimine, per quanto atroce, potrà fermare il dialogo: questo il messaggio che l’arcivescovo di Tunisi, Maroun Elias Lahhaam ha voluto dare al popolo nel corso della Messa di domenica scorsa in suffragio di don Marek Rybinski, il sacerdote polacco assassinato venerdì all’interno della scuola salesiana. Alla celebrazione, organizzata dalla comunità polacca, hanno partecipato anche un rappresentante del ministero degli Esteri e il ministro per gli Affari religiosi. “Il dialogo con altre fedi e tradizioni è fondato su basi molto solide e non può essere fermato da un atto criminale”, ha detto il presule, che ha incontrato anche il primo ministro tunisino Mohamed Ghannouchi, il quale gli ha espresso la solidarietà del governo. Intanto le forze dell’ordine, nella serata di ieri, hanno arrestato il presunto assassino del prete: si tratterebbe di Chokri Ben Mustapha Bel-Sadek El-Mestir, falegname di 44 anni che prestava servizio all’interno della scuola. Alla base dell’omicidio ci sarebbe una lite finita in tragedia: il sacerdote, infatti, aveva scoperto che l’uomo utilizzava per sé parte dei soldi che gli venivano consegnati per l’acquisto dei materiali. Non è ancora stata fissata la data dei funerali di don Rybinski, ma nel fine settimana si sono svolte due manifestazioni in suo ricordo, cui hanno preso parte molti genitori, allievi ed ex allievi della scuola. (R.B.)







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