Stato di emergenza a Bantul, nella regione centrale di Giava in Indonesia. Le organizzazioni
sanitarie del Paese hanno lanciato l'allarme in seguito ad una epidemia di leptospirosi,
malattia mortale di origine animale che può portare febbre alta, emorragie interne
ed insufficienze degli organi. Dall'inizio dell'epidemia a fine gennaio - riferisce
l'agenzia Fides - sono morte quattro persone su 15 contagiate, un tasso del 27% di
fatalità. Secondo quanto riportato in una dichiarazione del direttore generale del
“Disease Control and Environmental Health” al Ministero della Sanità indonesiano,
l'infezione è stata causata dai topi che continuano ad invadere la zona. La leptospirosi
si sviluppa nelle baraccopoli urbane attraverso i ratti, ma colpisce anche le zone
rurali, uccidendo un numero imprecisato di contadini che lavorano a piedi nudi nelle
risaie, di bufali d'acqua e di lavoratori di canna da zucchero. A causa delle precarie
condizioni di lavoro l'Oms, dal 2007, ha calcolato circa un miliardo di agricoltori
a rischio di infezione nel sudest asiatico. Le epidemie sono seguite alle inondazioni
e agli uragani che hanno colpito l'intera regione. Nel 2010 in Indonesia sono stati
registrati 110 contagi, ma le cifre sono sottostimate. Mancano la ricerca e il monitoraggio
di questa pandemia che spesso viene trascurata o scambiata con altre malattie simili,
come la dengue, che da 64 mila casi registrati nel 2000 è arrivata a 258 mila nel
2009. Negli anni 90 i ricercatori hanno isolato circa 80 dei 250 tipi di batteri in
Indonesia e Malesia. (R.P.)