Etiopia: la Chiesa locale vicino alle donne e ai poveri
La Chiesa in Etiopia è in prima linea accanto alle donne africane per promuoverne
i diritti, favorirne la dignità, l’uguaglianza e curare l’educazione delle più giovani.
Nella cultura locale, infatti, se una ragazza resta incinta prima del matrimonio,
viene venduta a un’altra tribù: la Chiesa ha pian piano contribuito a modificare questi
costumi, insegnando l’uguale dignità di donne e uomini di fronte a Dio. L’agenzia
Zenit, riguardo la realtà in Etiopia, ha raccolto la testimonianza del missionario
padre Boniface Isenge, attivo nel sud, presso la tribù Borana Oromo. Accanto a lui
e agli altri missionari, sta l’associazione cattolica internazionale Aiuto alla Chiesa
che soffre (Acs). “La gente ama ascoltarci – ha detto – le persone sono ospitali e
sanno che siamo qui per aiutarle”. L’area, vicino al villaggio di Hako Bake, ha bisogno
di una nuova chiesa, perché la più vicina si trova a oltre dieci miglia di distanza:
Acs ha inviato 15mila euro per la realizzazione dell’opera che permetterà alla fede
di mettere “profonde radici”, come ha detto padre Isenge. (R.B.)