2011-02-22 14:52:09

Cambogia: picco dell’Aids a causa delle politiche di controllo delle nascite


La causa principale del picco nella diffusione dell’Aids in Cambogia è la politica di controllo delle nascite e la promozione della contraccezione artificiale: è quanto spiega all’agenzia Fides una delegazione del movimento pro-vita Human Life International che ha compiuto di recente una missione nel paese del Sudest asiatico. La Cambogia è uno dei Paesi in cui hanno sede le maggiori agenzie internazionali che operano per la pianificazione familiare e il controllo demografico: “Engender Health”, Usaid (United States Acency for International Development) e il suo programma Racha (Reproductive and Child Health Alliance). Negli scorsi 20 anni, grazie ai fondi stanziati da queste organizzazioni, lo Stato ha speso oltre 600 milioni di dollari in programmi di controllo demografico e contraccezione. Il bilancio di tali azioni ha visto scendere la fertilità delle donne cambogiane (da 6 a 3 figli in media), ma anche la rapida diffusione dell’Aids: da quando fu scoperto il primo caso di infezione nel 1991, nei 15 anni successivi sono morte di Aids 94 mila persone e gli infetti sono cresciuti a dismisura, fino a 160 mila casi su una popolazione di 13 milioni, che fanno della Cambogia uno dei paesi del Sudest asiatico più colpiti dall’epidemia. “Questi programmi, a detta dei promotori, avrebbero dovuto fermare l’Aids”, nota Human Life International. Il paradosso è, invece, che proprio la campagna di larga diffusione dei contraccettivi e del preservativo, inteso come “panacea” contro l’Aids, “ne ha invece favorito la diffusione, alimentando la cultura della mercificazione della sessualità”. La Chiesa e numerose Ong di ispirazione cristiana si sono attivate per contrastare tale approccio: movimenti cristiani come “Coppie per Cristo” promuovono seminari di formazione per le giovani coppie, mentre ordini religiosi come le suore di Maria Ausiliatrice operano nel campo dell’istruzione delle nuove generazioni per diffondere la cultura del rispetto della vita, della persona, della corporeità e della sessualità. (R.P.)







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