2011-02-21 14:52:34

“Condividiamo il pane quotidiano”: incontro del Sermig all’arsenale della Pace di Torino


Il dramma di 100 mila morti per fame al giorno, le cause, le possibili vie di uscita. I temi della giustizia e dello sviluppo saranno al centro domani a Torino dell’incontro promosso dall’Università del Dialogo del Sermig. Intitolato “Condividiamo il pane quotidiano. Regole e stili di vita per un mondo senza fame”, l’incontro, sarà ospitato a partire dalle 19, all’Arsenale della Pace di Torino. I giovani partecipanti si confronteranno con Luca Jahier, presidente del terzo gruppo del Cese, il Comitato economico sociale europeo, organo consultivo dell’Unione europea, istituito nel 1957 per elaborare pareri, in alcuni casi vincolanti, destinati al Parlamento europeo, alla Commissione e al Consiglio dei ministri. In particolare, il terzo gruppo del Cese rappresenta gli agricoltori, le piccole e medie imprese, il mondo del terzo settore, le associazioni e le fondazioni per i diritti umani. Jahier è impegnato da sempre sui temi dello sviluppo e nell’ultimo biennio ha presieduto il Comitato di monitoraggio sulle relazioni tra Europa e Paesi di Africa, Caraibi e Pacifico. Durante l’incontro del 22 febbraio sarà lanciata anche la campagna del Sermig contro la fame nel mondo, intitolata “Condividiamo il pane quotidiano”. Un’iniziativa già presentata al Parlamento italiano lo scorso 31 gennaio. L’Università del Dialogo del Sermig è uno spazio di formazione permanente per riflettere sui problemi che affliggono l’umanità, senza rinunciare alla speranza. Il tutto attraverso il confronto con testimoni di ogni campo, dai media alla scienza, dall’economia alla politica, dallo spettacolo alla spiritualità. Il ciclo di quest’anno è intitolato “Ogni porta ha la sua chiave”, nella convinzione che di fronte ai “muri” di oggi è possibile cercare “chiavi” nuove di comprensione. L'incontro proseguirà alle ore 21 con il consueto appuntamento dei Martedì dell'Arsenale, un momento di condivisione e preghiera aperto a tutti, animato dalla Fraternità del Sermig. (R.G.)







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