Usa: plauso dei vescovi per l'emendamento che vieta il finanziamento pubblico dell'aborto
“Un importante passo verso un’autentica riforma della sanità che rispetti la dignità
di tutti”. Con queste parole la portavoce del Segretariato per le attività pro-vita
della Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb), Deirdre McQuade, ha plaudito
il voto bi-partisan in sede di Commissione della Camera a favore della Protect Life
Act, la Legge per la protezione della vita. La proposta, che prevede il divieto all’utilizzo
dei fondi federali per finanziare gli aborti e garantisce la libertà di coscienza
degli operatori sanitari, ha passato il vaglio della commissione con 33 voti contro
19 e può quindi ora passare all’esame in aula. La portavoce dei vescovi ha ringraziato
la Commissione anche per avere rigettato tre emendamenti che avrebbero annacquato
la legge e ha esortato i Rappresentanti ad appoggiare il testo durante il dibattito
in aula opponendosi a modifiche che ne possano stravolgere il contenuto. I vescovi
americani hanno espresso in più di un’occasione in queste settimane il loro sostegno
a questa e ad altre proposte di legge che vogliono tutelare meglio la libertà di coscienza
dei contribuenti e degli operatori sanitari in materia di aborto. Le questioni del
finanziamento pubblico dell’aborto e della libertà di coscienza – lo ricordiamo -
sono i punti sui quali più forti sono state le obiezioni dell’Episcopato durante il
lungo dibattito per l’approvazione della riforma sanitaria voluta dal Presidente
Obama. Un altro punto controverso della Patient Protection and Affordable Care Act
per i vescovi è l’esclusione dalla copertura sanitaria di buona parte degli immigrati.
(A cura di Lisa Zengarini)