2011-02-21 14:50:16

Repubblica Dominicana: lettera pastorale dei vescovi a sostegno dei poveri


La Conferenza episcopale della Repubblica Dominicana ha elaborato un documento a motivo dei "500 anni in difesa della dignità umana" che viene pubblicato in occasione del 167° anniversario dell’indipendenza nazionale di questo Paese, che ricorre il 27 febbraio. La lettera pastorale dei vescovi - riferisce l'agenzia Fides - denuncia la situazione di estrema povertà nella quale vivono tanti fratelli dominicani. Il documento è diviso in 5 parti: racconta la storia, presenta la Predica di Montesino, offre uno sguardo attuale della predica, presenta un giudizio e denuncia la situazione in cui vive il Paese, lancia un appello al cambiamento, all’impegno per costruire un nuovo paese secondo i principi della Costituzione. Nell’introduzione, dopo una rievocazione storica della nascita del paese e del lavoro svolto dai primi missionari, il documento sottolinea che “la missione della Chiesa nascente fu la predicazione, l'amministrazione dei sacramenti, l’istruzione e l’assistenza sociale”. Al n.12 si legge: "Con i primi missionari arrivò anche la difesa della dignità umana e dei diritti dei nativi. L'esempio migliore è stato la predica, che a nome della sua comunità sacerdotale fece Fray Antón Montesino e che ha aiutato fray Bartolomé de las Casas a diventare il grande difensore degli indios”. Alla luce di quella predica, i vescovi analizzano la situazione attuale e denunciano: “Secondo quale giustizia si mantiene la situazione di mala sanità della popolazione? Situazione che manca di dignità della persona e permette il contagio delle malattie e perfino la propagazione del colera?”. Il testo continua: “Con quale giustizia si permette ai nostri fratelli di vivere lungo i fiumi, in case indegne, costruite solo con delle canne? Dove sono i programmi di aiuto ai poveri?”. Inoltre i vescovi denunciano l'analfabetismo, la differenza tra gli stipendi dei diversi gruppi della società, i salari da fame dei lavoratori, nella consapevolezza del fatto che questi non gli permettono di vivere. Il documento si conclude con l’appello ai dominicani a compiere i loro doveri e a chiedere il rispetto dei loro diritti, in modo di poter vivere come figli di Dio, come “discepoli eletti e inviati per la missione”. (R.P.)







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