I cristiani del Punjab indiano manifestano per Asia Bibi al confine con il Pakistan
Centinaia di attivisti del Christian Front Punjab (Cfp) hanno tenuto un digiuno di
protesta al confine indo-pakistano, nel villaggio di Attari, per manifestare contro
la pena di morte decretata ad Asia Bibi, la cristiana pakistana accusata di blasfemia.
I membri del Cfp - riferisce l'agenzia AsiaNews - hanno chiesto al governo la revoca
della condanna, e alla comunità internazionale di fare pressione sul Pakistan affinché
abolisca la legge. Il presidente del Cfp, Lawarance Chaudhary, ha consegnato un memorandum
alle autorità locali, affinché lo inoltrino all’Alta commissione del Pakistan. Il
documento chiede al presidente pakistano e al ministro della Giustizia di riconsiderare
la situazione di Asia Bibi, accusata e condannata grazie alle pressione di potenti
esponenti locali. Il vescovo P.K. Samantaroy, della diocesi di Amritasr, ha chiesto
che la legge sulla blasfemia venga cancellata. Il presule ha dichiarato: “La legge
sulla blasfemia è utilizzata metodicamente per sistemare questioni personali, e di
altro genere. Noi, la Chiesa del nord dell’India facciamo campagna affinché questa
infame legge sulla blasfemia venga sradicata. E per questo partecipiamo alla dimostrazione
ad Attari”. Il vescovo Samantaroy ha poi aggiunto: “Abbiamo sollevato questo argoemtno
con diverse istituzioni cristiane, in tutto il mondo, per far campagna per Asia Bibi
e per far pressione sul governo pakistano in merito alla legge”. (R.P.)