Cinque morti in Marocco, uno in Yemen: continuano le manifestazioni in Nord Africa
e Medio Oriente
Non cessa la protesta nei Paesi del Nord Africa e Medio Oriente. Imponenti e pacifiche
le manifestazioni ieri in diverse città del Marocco ad eccezione del Nord dove ci
sono stati disordini e morti. Del Marocco e di altri Paesi teatro dell’ondata di rivolte
di questi giorni, ci riferisce Fausta Speranza:
Ad Al Hoceima,
nel nord del Marocco, hanno perso la vita 5 persone. A Marrakech e Larache 128 feriti,
115 dei quali agenti di polizia. In manette 120 persone. Il ministro degli Interni
parla di "provocatori". Da parte sua, la stampa marocchina palra di manifestazione
pacifica e disciplinata. Ieri in molte città del Marocco migliaia di persone hanno
sfilato chiedendo riforme politiche. Nonostante i tragici episodi episodi nel nord
del Paese, il carattere pacifico della protesta, organizzata tramite Facebook, ha
spinto un deputato islamico a presentare le dimissioni dal suo partito, Giustizia
e sviluppo (Pjd): aveva invitato i suoi a non aderire alla manifestazione. Continuano
le proteste anche in Yemen: decine di migliaia di sciiti stamane a Saada, nel nord
dello Yemen, hanno manifestato chiedendo la caduta del regime del presidente AliAbdallah
Saleh. Un manifestante è rimasto ucciso portando finora a 12 le vittime. Da parte
sua il presidente yemenita fa sapere che non lascerà il potere "se non con le urne".
A proposito di presidenti, è ancora incerta la sorte di Ben Ali: il governo tunisino
di transizione ha chiesto all'Arabia Saudita notizie sulla sua salute e ne ha richiesto
l’estradizione. Per quanto riguarda il Bahrein, il segretario di Stato americano,
Hillary Clinton, saluta con favore il “dialogo col popolo” avviato dalle autorità.
Torna poi alla cronaca anche l’Algeria: tre disoccupati hanno tentato di darsi fuoco
per protesta. Una trentina di persone si sono date fuoco in Algeria nelle ultime settimane,
imitando il gesto del venditore ambulante tunisino, Mohamed Bouzizi, simbolo della
“Rivoluzione dei gelsomini”. Resta da dire che in Egitto, teatro nei giorni scorsi
di manifestazioni che hanno portato alla cacciata di Mubarak e che sono costate la
vita a 365 persone, oggi centinaia di ufficiali e sottufficiali della Sicurezza di
Stato stanno attuando una manifestazione davanti alla sede del ministero dell'Interno,
al centro del Cairo. Si tratta di personale licenziato o rimosso in seguito agli incidenti,
che chiede di essere riassunto.
Iran: la polizia disperde i manifestanti.
Fermata e rilasciata la figlia di Rafsanjani L'opposizione iraniana ha cercato
di tornare in piazza ieri a Teheran, ma è stata fronteggiata da un massiccio schieramento
di forze di sicurezza, che è subito intervenuto per disperdere i manifestanti, arrestando
anche brevemente Faezeh Hashemi, figlia dell'ex presidente Akbar Hashemi Rafsanjani.
Tentativi di manifestare ci sono stati in diversi punti di Teheran, oltre che in altre
città, tra cui Isfahan e Shiraz. Le autorità hanno assicurato che la capitale è rimasta
calma mentre i siti dell'opposizione riferiscono di scontri, lancio di lacrimogeni
e almeno un morto. Ieri l’opposizione è tornata a protestare nel settimo giorno della
morte di due giovani rimasti uccisi negli scontri avvenuti il 14 febbraio scorso,
quando il fronte anti-governativo era tornato in piazza dopo oltre un anno.
Bomba
a Mogadiscio: 10 morti È di almeno 10 morti il bilancio dell'esplosione di
una autobomba guidata da un kamikaze nei pressi di un campo di addestramento della
polizia a Mogadiscio, in Somalia. Il bilancio delle vittime è destinato ad aumentare
secondo le autorità.
Almeno 30 morti in un attentato nella provincia settentrionale
afghana di Kunduz Cresce di minuto in minuto il bilancio dell'attacco suicida
oggi nel distretto di Imam Sahib (provincia settentrionale afghana di Kunduz) e al
riguardo il responsabile distrettuale, Muhammad Ayub Haqyarm, ha detto all'ANSA che
“i cadaveri finora recuperati sono 30 ed i feriti 35”. Il kamikaze, si è appreso,
ha attivato la sua carica davanti all'ingresso dell'Anagrafe del distretto, dove erano
in fila molte persone, fra cui donne e bambini.
Attentato anche in Iraq:
10 morti a Samarra Un attentatore suicida a bordo di una macchina carica di
esplosivo ha compiuto un attentato contro la polizia a Samarra, nel centro dell'Iraq,
causando la morte di 10 persone ed il ferimento di altre 16. Lo riferisce la polizia.
Terzo
mese di scioperi dei trasporti in Grecia Continuano, per il terzo mese consecutivo,
gli scioperi dei trasporti pubblici contro la riforma del settore. Mercoledi tutti
i sindacati hanno proclamato il decimo sciopero generale contro il piano di austerity
introdotto dal governo di Giorgio Papandreou per ottemperare alle condizioni poste
dall'UE e dal Fmi per il prestito di 110 miliardi di euro concesso per evitare la
bancarotta. Malgrado una dura recessione che continuerà nel 2011 e i sondaggi che
danno il partito socialista Pasok ancora in testa ma in forte calo, Papandreou ha
detto che non pensa ad elezioni anticipate e che, andrà avanti con il risanamento
e le riforme senza tener conto dei costi politici per riportare la Grecia in crescita
nel 2012.
Dura sconfitta del partito della Merkel ad Amburgo “È stata
una dura sconfitta per la Cdu” di Amburgo: la cancelliera tedesca, Angela Merkel,
ha commentato così la sconfitta subita ieri dal suo partito alle elezioni regionali
nella città-Land di Amburgo. La Cdu, che governa insieme ai Verdi, è scesa al 21,9%,
cioè 20,7 punti percentuali in meno rispetto al 42,6% ottenuto alle elezioni del 2008.
I vincitori indiscussi di ieri, sono stati - secondo i risultati preliminari - i socialdemocratici
(Spd), che hanno ottenuto il 48,3% delle preferenze, 14,2 punti in più rispetto al
34,1% del 2008. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 52