2011-02-21 14:49:34

Bangladesh: un villaggio bruciato, tribali cristiani cacciati dai coloni musulmani


Un villaggio è stato dato alle fiamme e decine di tribali sono stati feriti e scacciati da Ragipara, nel distretto montuoso di Rangamati, nella diocesi di Chittagong. Gli indigeni che hanno subito la violenza, perpetrata da coloni musulmani, sono buddisti, indù e cristiani appartenenti alle minoranze etniche: è la denuncia che giunge all’agenzia Fides dalla Commissione “Giustizia e Pace” della Chiesa locale. Il 17 febbraio scorso oltre 300 coloni musulmani, che intendono impadronirsi di nuove terre per l’agricoltura, hanno organizzato una spedizione punitiva contro il villaggio abitato da indigeni. I coloni erano appoggiati da agenti della polizia locale che hanno legittimato gli abusi. Altri casi del genere (tribali attaccati e privati della terra) si sono registrati nei giorni scorsi nell’area di Gulishakhali. I coloni musulmani hanno trovato il pretesto della morte di un loro compagno, Ali Saber, trovato morto nell’area di Ragiparam, e hanno inscenato una reazione violenta, calpestando i diritti delle minoranze. “Hanno dato fuoco alle nostre case e ai nostri piccoli negozi”, ha raccontato un testimone oculare. Da tempo i coloni musulmani, mirano a scacciare dalla zona gruppi etnici locali, non musulmani, per acquisire nuovi terreni agricoli. In molti casi ci sono riusciti, in quanto nessuno, nemmeno le autorità civili, rispetta e garantisce i diritti delle minoranze etniche e religiose. L’avvocato King Devasish Roy, anch’egli un tribale, ha scritto una lettera aperta alle autorità civili e alla Commissione Nazione per i Diritti Umani del Bangladesh, denunciando l’accaduto e notando “la complicità delle forze di polizia”. La lettera chiede una indagine sull’episodio di Ragipara, con l’identificazione e la condanna dei colpevoli, e invita il governo a proteggere e tutelare i diritti dei cittadini membri di minoranze etniche o religiose. (R.P.)







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