Bangladesh: si è spento mons. Gomes, apostolo degli indigeni Garo
Lutto nella Chiesa del Bangladesh: si è spento il 17 febbraio, a 80 anni, mons. Francis
Anthony Gomes, vescovo emerito della diocesi di Mymensingh. Il presule era da tempo
malato e nel 2008 era rimasto paralizzato a causa di un ictus da cui non si era più
ripreso. Nato il 30 aprile 1931 a Rangamatia, nell’arcidiocesi di Dacca e ordinato
sacerdote nel 1959, mons. Gomes è stato un pioniere dell’evangelizzazione degli indigeni
di etnia Garo nella regione situata nella parte nord-orientale del Bangladesh, contribuendo
alla sua erezione a diocesi nel 1987, di cui era stato il primo vescovo fino al 2006.
Proprio in questa diocesi, tra l’altro, è stato consacrato il primo vescovo adivasi
(tribale) del Bangladesh nel 2004. “Mons. Gomes ha promosso lo sviluppo spirituale,
dell’educazione e delle infrastrutture tra tribali che erano storicamente gli strati
più svantaggiati della popolazione, lottando per i loro diritti sulla terra e politici”,
cosi lo ricorda all’agenzia Ucan padre Simon Haccha, parroco di etnia Garo della locale
parrocchia di Ranikhong, sottolineando che i cattolici bengalesi non dimenticheranno
mai il suo contributo. La regione di Mymensingh conta una presenza cattolica dal XVI
secolo, una presenza che ha subito però un’impennata a partire nel 1914, quando cinque
pastori battisti chiesero al vescovo cattolico di Dacca l’invio in zona di un parroco.
Da quel momento il cattolicesimo ha conosciuto una significativa espansione nell’area,
dove è oggi concentrata la maggior parte dei cattolici del Bangladesh, in tutto circa
322mila fedeli su una popolazione di 144 milioni milioni di abitanti. (A cura
di Lisa Zengarini)