Indonesia. Nuove minacce ai cristiani da parte degli islamici radicali
Tornano tesi in Indonesia i rapporti tra la maggioranza islamica e la minoranza cristiana
presente nel Paese: dall’aula del tribunale in cui è imputato in un processo per incitamento
all’odio religioso, il leader musulmano radicale dell’Islamic defenders front, Murhali
Barda, lancia nuove minacce contro i cristiani che vivono nell’area di Bekasi, sobborgo
della capitale Giakarta, accusati di voler “cristianizzare” la zona. L’agenzia Fides
ha raccolto le testimonianze di alcuni cristiani residenti nell’area: “Tutte le persone
e le organizzazioni della società civile impegnate nel dialogo interreligioso oggi
vogliono invece concentrarsi sul problema fondamentale della corruzione – ha detto
il gesuita padre Ignazio Ismartono – e cercano di mantenere una concordia e un’unità
di intenti che le rafforza di fronte alle istituzioni”. Intanto, a Manado, nell’isola
di Sulawesi, preoccupa l’iniziativa di un gruppo di cristiani che ha proposto di creare
una milizia armata; i vescovi hanno immediatamente tentato di bloccarla: “In tal modo
– affermano – si cede alla spirale di violenza e si degenera nel conflitto religioso
con gravissime conseguenze”. “Siamo convinti che in larghissima parte i fedeli musulmani
in Indonesia siano moderati e che vi siano solo piccoli gruppi radicali, purtroppo
molto aggressivi – è la testimonianza di padre Adrianus Sunarko, provinciale dei Francescani
Minori in Indonesia – noi continuiamo a coltivare i legami e a costruire il dialogo,
parlando e praticando la libertà religiosa”. (R.B.)