2011-02-17 14:25:30

Sud Corea: commemorato il secondo anniversario della morte del card. Stephen Kim


Il 16 febbraio di due anni fa moriva all’età di 86 anni il cardinale Stephen Kim Sou-hwan, già arcivescovo di Seoul e una delle figure più carismatiche della Chiesa in Sud Corea. Per commemorare l’anniversario il movimento “Un corpo, uno spirito”, l’organizzazione caritativa dell’arcidiocesi di Seoul fondata dal cardinale Kim nel 1989, ha organizzato ieri una giornata di promozione della donazione di organi, una causa in cui l’anziano porporato era impegnato in prima persona. “Piantare semi di speranza” era il titolo dell’iniziativa cui hanno partecipato centinaia di volontari del movimento che hanno girato per le strade della capitale per reclutare nuovi donatori e raccogliere fondi. “Con questa campagna - ha spiegato all’agenzia Ucan il vice-direttore di Obos padre Augustine Minn Kyoung-il - abbiamo voluto ricordare il cardinale Kim ed esaudire il suo ultimo desiderio dando un messaggio di speranza ai pazienti che attendono trapianti”. Prima di morire, infatti, il porporato aveva espresso la volontà di donare le sue cornee, un gesto che ebbe una grande risonanza nel Paese spingendo migliaia di coreani a seguirne l’esempio. Il cardinale Kim era nato a Daegu e aveva studiato filosofia alla Sophia University di Tokyo e all’Università cattolica della Corea nel 1947-1951. In seguito aveva studiato sociologia in Germania. Creato cardinale da Paolo VI nel 1969, è stato il primo cardinale della Corea. Durante gli anni della dittatura in Sud Corea aveva contrastato con forza il regime, conquistando alla Chiesa le simpatie anche dei non cattolici. Nel 1998 si era ritirato dal governo dell’arcidiocesi di Seoul, pur continuando ad avere grande influenza nella società coreana. Un particolare posto nella sua azione pastorale aveva occupato la ricerca del dialogo con i non-cristiani e il coordinamento degli sforzi comuni in campo caritativo e assistenziale. (L.Z.)







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