2011-02-17 14:25:13

Nepal: cristiani chiedono al governo un terreno per costruire un cimitero


Una terra dove seppellire i propri morti. Questo chiedono i politici cristiani nepalesi, chiamando in causa il nuovo primo ministro Jhala Nath per gestire il contrasto in corso sul cimitero vicino al tempio indù di Pashupati . Secondo quanto riferisce l'agenzia AsiaNews, ieri mattina circa 180 rappresentanti delle comunità cristiane di 63 distretti si sono riuniti a Kathmandu per scrivere un memorandum da consegnare al premier e alle associazioni per i diritti umani nazionali e internazionali. “Se non ci daranno una terra dove seppellire i nostri morti chiederemo le dimissioni di Khanal”, è il monito C.B. Gahatraj, segretario generale del Comitato cristiano per la nuova costituzione (Christian Advising Committee for the New Costitution – Cacnc). “Siamo nepalesi – continua il leader cristiano - e il governo non può intervenire nella nostra tradizione presentando istanze che favoriscono solo gli indù”. In questi anni, la speculazione edilizia a Kathmandu ha ridotto le aree per la sepoltura e i costi dei terreni liberi sono così alti che nessuna delle comunità cristiane può acquistarli. Costretti a utilizzare una tomba per più corpi, cristiani, musulmani, baha’i e indigeni hanno chiesto al governo centrale di concedere a basso costo delle aree da adibire a cimitero. In contrasto con le autorità locali e con la comunità indù il governo ha concesso uno spazio nella foresta adiacente al tempio indù di Pashupati, luogo sacro per l’induismo e patrimonio dell’Unesco. Ciò ha scatenato le proteste degli indù e costretto il governo locale a vietare l’utilizzo della zona. Di recente il divieto è stato tolto, ma a tutt’oggi polizia e autorità del tempio impediscono, anche con la violenza le sepulture, che dannegerebbero il sito. (M.G.)







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