2011-02-17 14:25:42

Messico: appello di mons. Arizmendi a continuare con gli accordi per la riforma indigena


Il vescovo di San Cristobal de las Casas, mons. Felipe Arizmendi Esquivel, ha lanciato un appello per andare avanti con gli accordi di San Andres Larrainzar sulle questioni indigene, un problema che non deve essere "accantonato", ma che deve promuovere il dialogo e la riforma indigena. In un'intervista all’agenzia messicana Notimex - ripresa dall'agenzia Fides - in occasione della commemorazione della firma di questi accordi, avvenuta nella città di San Andres Larrainzar nel 1996, mons. Arizmendi ha detto che sarebbe deplorevole che non ci fosse nessun progresso su questo tema. "E' una questione che non può rimanere sigillata nel congelatore, ma dobbiamo prenderla come punto di partenza per continuare con altri aggiornamenti su questi accordi. Non possiamo pensare che si possano applicare così come sono stati proposti in un primo momento" ha detto il vescovo, sottolineando la necessità di un aggiornamento. Mons. Arizmendi ha chiesto alle parti interessate e alle forze politiche di avere fiducia nel dialogo, riconoscendo che i popoli indigeni hanno diritti specifici per la loro storia, la loro cultura, la loro particolarità. Della questione degli accordi di San Andres, mons. Arizmendi ha parlato in diverse occasioni. Nel mondo ci sono 42 milioni di indigeni, in Messico sono circa 12 milioni, appartenenti a 56 gruppi etnici riconosciuti, che subiscono gravi attacchi alla loro identità e alla loro sopravvivenza. La grande maggioranza non gode di diritti, tra cui il diritto alla sanità, sono oggetto di fenomeni di razzismo inumano e anticristiano. Sebbene ci siano alcuni servizi per loro, mancano tuttavia nel campo delle comunicazioni e dell’educazione. (R.P.)







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