Libia, "Giornata della collera" contro il regime di Gheddafi
Gli oppositori del regime di Muammar Gheddafi hanno lanciato un appello a manifestare
in tutta la Libia in questa che è stata definita la "giornata della collera". Non
mancano le misure messe in campo dal governo e si parla di contro manifestanti in
piazza. Intanto non ci sono notizie certe sugli scontri della notte. Il servizio di
Fausta Speranza:
Al Beida,
terza città nel Paese, è stata teatro di manifestazioni nella notte e si è parlato
di alcuni morti, 9 o 13, in seguito all’intervento delle forze dell’ordine. Ma in
mattinata è difficile avere conferme. Certo, all’annuncio della mobilitazione popolare,
le organizzazioni dei diritti umani mettono in guardia contro i rischi di una dura
repressione, in un Paese poco abituato alla libera espressione del malcontento popolare.
La stampa, anche quella considerata più riformista, non ha citato gli scontri di ieri
a Bengasi e la televisione libica finora ha trasmesso solo immagini di manifestazioni
di supporto a Gheddafi. In effetti ce ne sono state: ieri, dalle prime ore del mattino
fino a tarda notte, in diverse città della Libia, da Tripoli a Bengasi, passando per
Sirte e Sebha, si sono svolte manifestazioni popolari di giovani, donne e bambini
che sventolavano drappi verdi, immagini del leader e gridavano slogan di supporto
al colonnello e al sistema basato sul potere alle masse, dichiarandolo come una "scelta
storica e strategica non rimpiazzabile". E ieri la giornata del colonnello libico
si è conclusa con un bagno di folla all’inaugurazione del nuovo sport club della squadra
di calcio libica Al Ahli. Come sarà la cosiddetta giornata della collera lo sapremo
più tardi.