2011-02-17 14:25:02

Cambogia: vescovi invocano la pace nel conflitto Cambogia-Thailandia sul tempio di Preah Vihear


I vescovi cambogiani sono profondamente addolorati per “l’inutile perdita di vite umane” nei nuovi scontri scoppiati poco più di una settimana fa nei pressi del tempio induista di Preah Vihear, conteso alla frontiera fra Cambogia e Thailandia. La ripresa dei combattimenti tra il 4 e il 7 febbraio ha causato 8 morti, portando a 24 il bilancio degli incidenti dal 2008, e ha costretto migliaia di thailandesi e cambogiani a fuggire dall’area. In una nota firmata da mons. Olivier Schmitthaeusler, vicario apostolico di Phnom Penh, i vescovi cambogiani rivolgono un pressante appello ai due Paesi e “alle organizzazioni nazionali e internazionali a collaborare a tutti i livelli per porre fine al conflitto”. Oltre alla perdita di vite umane, la nota rileva anche i gravi danni materiali portati al monumento religioso inserito nel patrimonio dell’umanità. I presuli pregano quindi “Dio onnipotente di benedire le due parti con la pace e di guidare i leader dei due Paesi perché possano risolvere il contenzioso con mezzi pacifici ed evitare ulteriori spargimenti di sangue”. All’appello dell’episcopato si sono uniti altri organismi e organizzazioni cattoliche nel Paese. Intanto in Thailandia la Chiesa locale si è mobilitata per accogliere nuovi flussi di sfollati qualora la situazione dovesse di nuovo peggiorare. “Le nostre organizzazioni cattoliche sono pronte a portare assistenza immediata a tutte le popolazioni colpite”, ha confermato all’agenzia Ucan mons. Banchong Chaiyara, vescovo della diocesi di Ubon Ratchathani al confine con la Cambogia. Costruito nell’undicesimo secolo, il tempio di Preah Vihear è conteso dalla Cambogia e dalla Thailandia dai primi anni ‘50. Nonostante la Corte internazionale dell’Aja abbia attribuito alla Cambogia la sovranità sul sito, i conflitti armati tra i due Paesi sono continuati anche dopo l’inserimento del tempio nella lista del patrimonio Unesco nel 2008. (L.Z.)







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