2011-02-16 13:51:39

Irlanda: ancora una denuncia dei cappellani per la grave situazione nelle carceri


I cappellani delle carceri irlandesi tornano a chiedere una urgente riforma del sistema carcerario del Paese. Un recente rapporto del Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura e dei trattamenti o delle pene inumani o degradanti (Cpt) conferma infatti le pessime condizioni in cui sono costretti a vivere i detenuti irlandesi, condizioni già denunciate dagli stessi cappellani irlandesi. Secondo padre Claran Enright, responsabile della cappellania del carcere di Arbour Hill, manca la volontà politica di affrontare il problema che è andato peggiorando di anno in anno. “Il personale che lavora nel sistema carcerario irlandese chiede da tempo cambiamenti”, ha detto il sacerdote all’agenzia Cns, parlando a nome delle 27 persone, tra cappellani, sacerdoti, religiosi e laici, che lavorano ogni giorno a fianco dei detenuti e delle loro famiglie. “Se non possiamo trattare i detenuti con un minimo di dignità - ha aggiunto - non possiamo neanche sperare di migliorare la loro vita che è nell’interesse di tutti. Forse questo ennesimo rapporto servirà a qualcosa”. L’indagine del Cpt conferma quanto riportato dagli ultimi rapporti annuali dei cappellani carcerari irlandesi che parlano di una situazione “disumana” che si fa sempre più insostenibile a causa di continui episodi di violenza, del crescente uso di sostanze stupefacenti tra i detenuti e del sovraffollamento. “Le condizioni di molti nostri istituti di pena sono un insulto alla dignità di qualsiasi essere umano e un affronto alla decenza” si legge nell’ultimo rapporto che segnala come la popolazione carceraria sia quasi raddoppiata passando dalle 3.191 persone del 2006 alle 5.456 del 2010. (L.Z.)







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