A Belgrado, l'incontro del Comitato congiunto Ccee-Kek. Intervista con l'arcivescovo
Stanislav Hočevar
In che modo i cristiani europei possono contribuire a riscoprire e rafforzare l’identità
del continente, favorendo in particolare l’integrazione dei Paesi a est? A questa
domanda cercheranno di rispondere gli esponenti del Consiglio delle Conferenze Episcopali
d’Europa (Ccee) e della Conferenza delle Chiese Europee (Kek), che da domani a domenica
prossima si riuniranno a Belgrado per il consueto incontro del Comitato congiunto
dei due organismi. Padre Ivan Herceg, della sezione slovena della nostra emittente,
ne ha parlato con l’arcivescovo metropolita di Belgrado, Stanislav Hočevar:
R. – A Belgrado
vogliamo dare il benvenuto a questo incontro per vari motivi. Prima di tutto perché
la città di Belgrado si trova proprio al confine tra Oriente e Occidente. Qui, attraverso
il corso della storia, ci sono stati tanti incontri tra le culture orientali e occidentali.
Inoltre, la nostra arcidiocesi, la nostra conferenza episcopale e le conferenze vicine
alla Serbia celebrano il triennio di preparazione all’anno 2013 quando celebreremo
i 1700 anni dell’editto di Milano e anche i 1150 anni dalla venuta in Pannonia dei
santi fratelli Cirillo e Metodio: loro ci hanno dato una cultura cristiana veramente
autentica. Per celebrare degnamente tutti questi avvenimenti abbiamo dedicato questo
primo anno al dialogo. Vogliamo stare a disposizione di questo comitato congiunto
e proprio qui, tra Oriente e Occidente, dialogare sull’identità nazionale e confessionale
dei popoli di Europa e vedere come possiamo promuovere la convivenza delle Chiese
cristiane e promuovere quanto più possibile la collaborazione, la riconciliazione
e la pace dentro l’Europa. In questo senso è impostato tutto l’incontro nei giorni
futuri.
D. – Per approfondire questo tema “identità nazionale e integrazione
europea” avrete invitato a questo incontro vari esperti ...
R. – Sì,
interverranno i rappresentanti delle Chiese di Bruxelles e di Strasburgo e ci sarà
una discussione su tutto questo per vedere come dobbiamo orientarci per il futuro
per promuovere questa pace, specialmente nell’Europa orientale che deve integrarsi
con il resto dell'Europa, non soltanto perché ha bisogno di questa integrazione: noi
crediamo e sperimentiamo che l’Europa Occidentale ha bisogno della ricchezza dell’Europa
orientale, di una tradizione orientale che è molto forte, proprio per dare vivacità
al cristianesimo e al senso del Mistero di Dio, che in Oriente è molto presente.