2011-02-11 14:30:17

All’Onu si riflette sulla prevenzione dei disastri naturali e sulla riduzione del rischio


Nel corso dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite si è discusso delle misure da adottare per la prevenzione di calamità naturali quali terremoti, alluvioni e tempeste di neve che solo l’anno scorso hanno colpito 208 milioni di persone nel mondo, uccidendone 300mila e causando una perdita economica quantificata in 110 miliardi di dollari. “Dobbiamo imparare dalle città e dai Paesi che hanno dimostrato di sapere come ridurre i rischi – ha detto il segretario generale Ban-ki-moon – ma anche da quelli meno fortunati, i cui esempi di calamità devono servire a tutti come occasioni per riflettere. Dobbiamo investire oggi per un domani migliore”. Il segretario ha citato i grandi disastri naturali avvenuti lo scorso anno: dal sisma ad Haiti a quelli in Cile e Cina, dalle inondazioni in Pakistan ed Europa agli incendi in Russia e Stati Uniti, fino alle tempeste tropicali in Asia, ma ha sottolineato come per il 2011 le aspettative non siano migliori, a giudicare dalle inondazioni in Australia e Brasile con cui l’anno è cominciato. “Troppo spesso sono i più poveri a soffrire maggiormente – ha aggiunto – i bambini sono le vittime più vulnerabili e le vite si possono salvare solo con una pianificazione anticipata: ciò diventa sempre più importante, considerando come i cambiamenti climatici rendano gli eventi estremi sempre più intensi e frequenti”. “La riduzione del rischio – ha concluso il presidente dell’assemblea generale, Joseph Deiss – è fondamentale per proteggere i progressi compiuti verso gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e per raggiungere uno sviluppo sostenibile”. (R.B.)







All the contents on this site are copyrighted ©.