Inghilterra: presentato al Sinodo anglicano il rapporto Arcic sui dogmi mariani
“Un documento che va discusso e che la Chiesa cattolica e la comunione anglicana valuteranno
nei modi e nei tempi necessari”. Con queste parole mons. George Stack, vescovo ausiliario
di Westminster, ha presentato al Sinodo generale della “Chiesa di Inghilterra”, il
rapporto della commissione interreligiosa “Arcic” sui dogmi mariani, redatto sei anni
fa e intitolato “Mary: Grace and hope in Christ”. Il Sinodo, riferisce l’agenzia Sir,
ha votato nel pomeriggio di ieri una mozione che chiede, nel contesto della ricerca,
“una maggiore unità tra le due comunioni, studi ulteriori delle questioni sollevate
dal documento su Maria e in particolare il problema dell’autorità e dello status dei
dogmi cattolici della Immacolata Concezione e dell’Assunzione per gli anglicani”.
“Nello scrivere questo documento - ha detto il vescovo Stack - abbiamo fatto riferimento
alle scritture e alla tradizione comune che hanno preceduto nel tempo la Riforma e
la Controriforma. Nello stesso tempo abbiamo dovuto affrontare le definizioni dogmatiche
che sono integrali alla fede cattolica, ma ampiamente estranee a quella degli anglicani”.
“La frase che ha portato gioia nel mio cuore”, ha sottolineato mons. Stack è stata
“ciascuno di noi ha cercato di abbracciare il modo di fare teologia degli altri perché
invita ognuna delle nostre comunità ad allontanarsi da posizioni storiche statiche”.
Il vescovo ha anche salutato il rapporto preparato dal “Faith and order advisory group”,
il comitato che si occupa di teologia, che è un po’ la risposta anglicana al documento
dell’Arcic. “I punti chiave della dottrina cattolica dell’Immacolata Concezione e
dell’Assunzione della Beata Vergine Maria sono esaminati in questo rapporto attraverso
gli occhi delle Scritture, i padri della Chiesa, il posto della tradizione”. Riprendendo
le parole di Giovanni Paolo II che invitano a “uno studio più profondo prima che un
vero consenso di fede venga trovato”, mons. Stack ha detto che “lo status della tradizione
nell’interpretazione delle Scritture e la questione se quest’ultima diminuisce o distorce
il primato della parola di Dio è una preoccupazione evangelica legittima”. “Il dibattito
di oggi - ha concluso - è ancora più significativo alla luce dell’annuncio che la
terza fase del dialogo della commissione Arcic comincerà a maggio sull’argomento ‘La
chiesa come comunione-locale e universale’”. (M.I.)