2011-02-09 14:50:34

Australia: sussidio informativo dei vescovi sulla Giornata internazionale della donna


Suggerimenti per le omelie, note liturgiche, spunti di riflessione per le intenzioni di preghiera, dati sulle pari opportunità: è questo il contenuto del “Kit 2011” preparato dalla Conferenza episcopale australiana in vista della Giornata internazionale della donna, che ricorre l’8 marzo. Una data significativa quella di quest’anno, poiché coincide con il centenario dell’istituzione della “Giornata internazionale della donna”, sancita nel 1911. Il “Kit 2011”, preparato in collaborazione con il Consiglio delle donne cattoliche d’Australia, è destinato a tutte le parrocchie del Paese che potranno utilizzarlo già durante le Messe celebrate domenica 6 marzo. “Questo Kit – si legge nell’introduzione al sussidio – è stato preparato per aiutare le parrocchie a riconoscere il contributo delle donne nella vita e nella missione della Chiesa. Ed è un’opportunità per incoraggiare i parroci a prendere atto della competenza delle donne nelle comunità locali”. Guardando poi al centenario della Giornata come ad “un’occasione per ispirare il lavoro femminile nella società e nella Chiesa”, i vescovi australiani sottolineano che “guardare al coinvolgimento e alla partecipazione della donna nelle diverse aree della vita e della pastorale della Chiesa è di vitale importanza. Utilizzare la saggezza, la competenza ed il talento femminile è fondamentale per rilanciare la Chiesa e la società”. Il sussidio mette in luce anche il grande contributo dato dalle donne alla famiglia ed incoraggia la loro partecipazione nella Chiesa: “Abbiamo bisogno – scrivono i vescovi australiani – di una Chiesa inclusiva che comprenda i talenti, le qualità e le competenze di tutti. L’8 marzo siamo tutti invitati a pregare per tutte le donne che contribuiscono alla vita della Chiesa attraverso una pluralità di ruoli”. Dal suo canto, Trincia Walsh, membro del Consiglio delle donne cattoliche d’Australia, invita a guardare a Mary McKillop, la prima santa australiana canonizzata nell’ottobre 2010: “La sua vita – scrive la Walsh – ci ricorda che nel nostro Paese possiamo cambiare la nostra volontà”, per offrire “una profonda testimonianza di fede”. (I.P.)







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