Russia: per il patriarca Kirill le relazioni ecumeniche sono una priorità
I rapporti tra le diverse Chiese sono stati il tema centrale dell’intervento del patriarca
Kirill svolto nel corso della riunione plenaria dei 216 vescovi della Chiesa ortodossa
russa che si è tenuta a Mosca la settimana scorsa. Per Kirill, le relazioni con le
altre Chiese ortodosse «sono una priorità nelle attività della Chiesa ortodossa».
Con il Patriarcato di Costantinopoli — ha spiegato — «non deve esistere un atteggiamento
di concorrenza e il rapporto deve basarsi sulla reciproca collaborazione». Per quanto
riguarda la Chiesa cattolica - riferisce L'Osservatore Romano - il patriarca ha sottolineato
«l’importanza del dialogo teologico che deve però svolgersi in modo coerente». Per
Kirill la strada si preannuncia comunque «lunga e difficile», pur sottolineando che
«ci sono molti temi su cui le nostre posizioni sono comuni come quelli sull’influenza
nel sociale della laicità liberale, sugli aspetti negativi della globalizzazione,
sui problemi di etica sociale ed economica, sulla crisi dei valori tradizionali della
famiglia e sullo stravolgimento dello stesso concetto di moralità». Riguardo al rapporto
con i protestanti, il patriarca ha osservato che con alcuni di loro il divario si
è ulteriormente allargato fino al punto che «in materia di teologia, di ecclesiologia
e d’insegnamento morale si nota un approccio sempre più secolarizzato da parte di
molte comunità che aderirono alla riforma». Al termine dell’intervento, Kirill ha
augurato che «le varie componenti della Chiesa possano sempre più lavorare insieme»,
che si possano «approfondire le relazioni tra il vescovo, i membri del clero e i fedeli
laici, tra i presuli delle diverse diocesi, tra la Chiesa e lo Stato per diffondere
la “cultura ortodossa” tra gli studenti delle scuole della Federazione Russa». (R.P.)